Cava United, un debutto da favola: vittoria, passione e impegno civile

Nella prima giornata di campionato, i ragazzi di Mister Altobello si impongono con un 3-0 sul campo della Giffonese

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La prima giornata di campionato è un po’ come il primo giorno di scuola, con quel mix di emozioni e adrenalina che ti accompagnano già da diversi giorni. Dopo aver assistito al ritiro precampionato e alle amichevoli nei caldi (fin troppo) pomeriggi settembrini, non vedi l’ora di tornare sugli spalti a far esplodere l’energia e urlare la tua passione per i colori blu-foncé.

E così, la nostra partita inizia già dal mercoledì, quando nella chat di gruppo cominciamo a organizzare le auto, il materiale da portare e a individuare chi sarà il fornitore di vino da accompagnare ai tradizionali tarallucci portati da Rosario. Il desiderio di tornare a tifare dai gradoni è così forte che siamo al campo già un’ora prima della partita per dare sostegno ai ragazzi.

Tra le cose da portare ce n’è una che merita particolare attenzione. Ed ora dobbiamo fare un salto indietro di qualche settimana… Durante i vari incontri al campo per gli allenamenti estivi pre-campionato, più e più volte abbiamo discusso degli scellerati e inumani eventi che si stanno verificando a Gaza, nell’intera Palestina e in Cisgiordania, e della necessità di evitare un atteggiamento di menefreghismo, “girandoci dall’altra parte”.

Convinti che ogni singola iniziativa, per quanto piccola e insignificante possa apparire, completi il tutto, decidiamo di esporre lo striscione “A Gaza non è guerra”, per urlare il nostro dissenso alle politiche del Governo e dell’Esercito israeliano e per ricordare che ciò che si assiste a Gaza è genocidio. E lo esibiremo finché la carneficina di civili e bambini non avrà fine!

Innalzando quindi lo striscione, accompagniamo l’ingresso in campo delle due squadre. Il minuto di silenzio che ci imponiamo per ricordare le vittime di Gaza precede l’urlo “United!”, con cui cominciamo il campionato.

La tensione cresce, soprattutto nei primi minuti, durante i quali siamo un po’ chiusi dietro. Menomale che ci pensa Alfonso, giunto lì anche perché dopo la partita deve partecipare alla sagra nel paese vicino nei panni della “vecchiarella”: comincia a urlare a tal punto che le vene sul collo gli si gonfiano tanto da creare un’autostrada a tre corsie e, con la pressione che forse gli sale a 200, trascina tutti noi. È un punto di svolta, perché da quel momento il campo comincia ad assumere i colori del Cava United, che si affaccia costantemente verso la porta avversaria.

Al 39° una punizione dalla trequarti, magistralmente calciata da Gabriele Santoriello, costringe il portiere avversario a stendersi sulla sua destra per ribattere. È il preludio al gol, che arriva dopo tre minuti, quando Cristian Scermino approfitta di una ribattuta poco felice del portiere avversario per insaccare il pallone a pochi metri dalla porta.

Il secondo tempo si apre con la squadra di casa prevedibilmente in avanti, che all’ottavo minuto spreca una buona occasione per pareggiare, lanciando fuori una palla colpita di testa da pochi metri dalla linea di porta. Ci pensa però Emiliano Russo, al 15° minuto, a spegnere le speranze della Giffonese, raddoppiando con un bel diagonale all’interno dell’area di rigore.

Il Cava United, ben messo in campo e molto ordinato, riesce a bloccare le offensive avversarie. Trascorrono venti minuti quando il capitano Alfredo Bisogno riceve palla sulla fascia destra e, con un passaggio al volo, regala un fantastico pallone a Francesco “Ciccio” Caso che, partendo da centrocampo, si invola tutto solo verso il portiere avversario. Per tutti quei cinquanta metri, che sembrano non finire mai, sui gradoni si sente un leggero bisbiglio: “Vai Ciccio, vai Ciccio”, quasi in tono di preghiera, che si tramuta in un boato nel vedere la palla gonfiare la rete avversaria.