
Sessant’anni fa il Vajont: la tragedia che «coinvolse» anche i gol di Puskas
Ero a Foggia, il 23 maggio 1992, quando la mafia, a Capaci, ammazzò Giovanni Falcone, la moglie Francesca e tre agenti. Era un sabato, vigilia di Foggia-Milan.
Ero a Foggia, il 23 maggio 1992, quando la mafia, a Capaci, ammazzò Giovanni Falcone, la moglie Francesca e tre agenti. Era un sabato, vigilia di Foggia-Milan.
Berardi ha preferito essere una domanda e non una risposta. Un punto interrogativo che ci passiamo di mano in mano. Chi e cosa sarebbe in una grande squadra?
Lo statistico-statista irrompe e incombe. Siamo assediati, accerchiati, bombardati: sui giornali, in tv, dal web.
A scrivere di Nazionale si corre il rischio di scivolare sulla cera del populismo, in bilico precario tra nazione e nazionalismo.
Siamo arrivati, ormai, a equiparare la figura del mister (in generale) a una sorta di stato assistenzialista, comunque e dovunque.
ll problema non è il Var. Il non esserci andati o il non esserne stati allertati. Magari fosse quello, solo quello. Il problema siamo noi. Noi uomini. Nel caso specifico, noi arbitri.
Quando (s)parliamo dell'Arabia, non dimentichiamo quando si saccheggiava il Sud America, senza porsi scrupoli, e neanche quando gli sceicchi fanno le fortune delle società europee.
È ora di tirare le somme e fare chiarezza sulla situazione legata a Luciano Spalletti che, da poco, è diventato il nuovo mister dell'Italia.
Gli 80 anni che Gianni Rivera compirà venerdì 18 agosto giustificano un anticipo di brindisi: il Napoli strappò l'Abatino al Nord Breriano.
Il lungo viaggio dell'offside si invola verso una nuova tappa: il buio semi-automatico ha avuto vita breve, che si ritorni alla "luce"!