Fabrizio Maiello: La rinascita del “Maradona delle Carceri” a Superga

Fabrizio Maiello raggiunge Superga palleggiando. Ennesimo record stabilito. Dal carcere all'omaggio al Grande Torino. Una storia di riscatto e speranza.

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Articolo di Redazione SDS01/10/2025

Fabrizio Maiello, soprannominato il “Maradona delle Carceri”, è l’autore di una profonda storia di riscatto umano e sportivo. Dopo un infortunio che aveva infranto il suo sogno di diventare calciatore professionista, la sua vita è precipitata, portandolo a trascorrere anni in carcere e nell’OPG (Ospedale Psichiatrico Giudiziario).

Proprio durante la detenzione, il calcio è diventato la sua via di redenzione. A Maiello, che in passato aveva persino tentato il sequestro di Gianfranco Zola, fu concesso di riprendere ad allenarsi con il pallone nel cortile del carcere. Iniziò così a stabilire record di palleggio su distanze, a marcia indietro e con la palla in equilibrio sulla testa.

La Tappa a Superga Palleggiando

Dopo essere uscito, Maiello ha trasformato il suo palleggio in un messaggio di speranza, libertà e legalità per i giovani e per chi deve affrontare un percorso di rinascita. 4000 palleggi in 38 minuti.

Una delle sue imprese più significative, che unisce la sua passione a una profonda valenza simbolica, è stata la decisione di scalare il colle di Superga palleggiando fino ad arrivare alla tomba del Grande Torino.

 L’iniziativa non è solo una dimostrazione delle sue abilità tecniche, affinate in anni di pratica in condizioni estreme, ma soprattutto un gesto che vuole omaggiare la memoria di una squadra leggendaria.

 Maiello ha raccontato che arrivare in cima, dopo aver percorso in salita l’impegnativo tragitto mantenendo il pallone in aria, è stato accolto dagli applausi della gente, un segno di quanto il suo messaggio di riscatto e l’omaggio sportivo siano stati percepiti come “meravigliosi”.

Attraverso queste iniziative, Fabrizio Maiello utilizza il pallone non solo per dimostrare la sua rinascita, ma anche per portare la sua testimonianza nelle scuole e nei settori giovanili, sottolineando il valore dello sport e della seconda possibilità.

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