Bari: è sempre la stessa storia, a Chiavari altri due punti persi

Il Bari porta a casa un punto dalla Liguria , ma non basta a dare la svolta al campionato .

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Articolo di Giovanni Cortese01/10/2025

Il Bari evita la quarta sconfitta in questo campionato, ma non basta. A Chiavari i Biancorossi perdono un’altra occasione per cambiare rotta contro una Virtus Entella che mostra più cattiveria.

Le partite durano 90’

Dopo un primo tempo accettabile, chiuso col vantaggio di Verreth, alla ripresa il Bari si
smarrisce come al solito, prima facendosi raggiungere e poi facendosi addirittura
rimontare. Dopo aver subito il gol del pari esce praticamente dalla partita fino alla rete del
pareggio di Gytkyaer nel finale di gara. Tornano a galla i soliti difetti di una squadra che
dimostra di non avere continuità in partita, di non saper reagire quando subisce gol e che
subisce tanto ogni partita, ben 18 conclusioni a rete dei liguri.
La partita di Chiavari dimostra ancora una volta che il problema principiale non è il modulo
ma quello che preoccupa è la tenuta mentale della squadra che non ha convinto sia
nell’approccio nelle gare precedenti sia nel saper tenere il vantaggio e chiudere la partita
ieri, facendosi rimontare con troppa facilità. I biancorossi in queste prime sei partite hanno
subito sempre gol e non hanno preso imbarcate peggiori solo per merito del portiere
Cerofolini che ha evitato scenari più preoccupanti.
Anche nella sfida del comunale di Chiavari i cambi non hanno dato un apporto concreto
alla causa se non per Castrovilli che ha provato a dare un po’ di vivacità alla squadra e per
la rete di Gytkjaer nel finale di gara, per il resto poco o nulla.
Tre punti nelle prime sei gare, 5 gol fatti e 11 gol subiti in campionato, 13 considerando
anche la partita di Coppa Italia, una vittoria che manca ancora quando abbiamo superato
la sesta giornata di campionato. L’aspetto più preoccupante è che dopo la rete di Gytkaer i
Biancorossi hanno continuato a subire, rischiando di prendere il 3-2 nel finale di gara, un
pareggio che se da un lato evita una sconfitta dall’altro ha il sapore amaro dell’ennesima
prestazione deludente messa in campo dalla squadra, che non è ancora squadra.

Col Padova, ultima spiaggia?

Sabato prossimo contro il Padova, se non è ultima spiaggia per mister Caserta poco ci
manca perché dopo ci sarà la sosta, momento utile per cambiare guida tecnica, anche se
è ingeneroso prendersela con un allenatore che ha appena tre mesi di lavoro con
una squadra che ha cambiato tanto a livello di organico e in cui la maggior parte dei
calciatori è arrivata dopo il ritiro o addirittura a campionato iniziato: la bacchetta magica
non c’è l’ha nessuno, anche nel calcio è fondamentale la programmazione.

Tutti responsabili dai piani alti fino alla squadra

Stucchevole dopo l’ennesima prestazione scialba di ieri sera stare a sentire le
dichiarazioni dei tesserati e allenatore in confusione e in difficoltà, meglio riflettere o se
proprio si vuole parlare tanto vale dar voce all’area tecnica, i due direttori sportivi dove
sono? Non hanno detto mezza parola per tutelare e difendere l’allenatore e soprattutto
per chiedere scusa alla tifoseria biancorossa decisamente stanca di questa mediocrità. Si
impone una reazione perché più passa il tempo più sarà complicato uscire dai bassi fondi
della classifica. Contro il Padova si deve vedere una squadra arrabbiata dal primo

all’ultimo dei minuti di recupero, facendo anche leva sul senso di appartenenza e sulla
baresità tanto decantata dei calciatori del posto, è arrivato il momento di metterla in
campo e di passare ai fatti, se è vero che l’allenatore è il primo responsabile i calciatori
devono prendersi le proprie responsabilità , cercando personalità in campo e più
concentrazione a livello mentale , serve qualcosa di diverso, perché quello che è stato
fatto finora non basta. Serve una reazione, prima di carattere e poi nell’atteggiamento,
bisogna reagire subito a partire dalla ripresa degli allenamenti fino a sabato. Bisogna
trovare spirito agonistico e identità che nelle prime sei giornate, fra cambi modulo e cambi
di calciatori, non si sono ancora visti. Caserta scelga una base di calciatori predisposti al
sacrificio e alla corsa, serve adeguarsi al momento.

Unici vincitori?

Inevitabile un pensiero per i 446 sostenitori biancorossi ieri presenti a Chiavari, in
un turno infrasettimanale, di martedì sera, tifosi biancorossi che hanno visto vincere la
propria squadra solo 4 volte nel 2025 e tutte nella scorsa stagione, poco, pochissimo per
una piazza come Bari.

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