Lo porti un bacione (3) a Firenze
Conte rompe gli indugi. Subito Hojlund, difesa rivoluzionata. Il Napoli gioca per buona parte della partita il miglior calcio dallo scudetto di Spalletti. Gli azzurri sono compatti, veloci, dominano a centrocampo una Fiorentina temibile, in un ambiente sempre ostile. Con il City ce la giochiamo.
Credit photo by profile facebook AC FiorentinaNella scorsa stagione abbiamo giocato la miglior partita contro i viola. Nell’ambiente più ostile di tutti dove anche sventolare in tribuna una sciarpa azzurra può portare a aggressioni fisiche e cacciate dallo stadio. Lì si era consumata nella primavera del 2018 una delle delusioni più cocenti della storia recente, lo scudetto perso in albergo.
Reduci da una vittoria striminzita e deludente con il Cagliari, non erano poche le preoccupazioni che accompagnavano la partita. Molti titolari reduci da trasferte lunghe con le nazionali, gli infortuni di Rrahmani e Meret, Hojlund appena aggregato. Conte sembrava avviato su una via conservativa, tenendo fuori Buongiorno e il danese, e invece ha sparigliato a sorpresa le carte inserendo i due e preferendo Spinazzola esterno, al posto di Olivera: quindi più offensivi sulla sinistra, certamente con tanta qualità in più.
Secondo noi non è un caso che le due vittorie a Firenze siano coincise con due grandi prestazioni di Spinazzola. Questo giocatore, se sta bene fisicamente, è un valore aggiunto spesso sottostimato: ottimi piedi, dribbling, buoni cross, intelligenza calcistica da vendere e all’occorrenza anche un buon tiro. Per contro, paghi qualcosa in difesa.
Il Napoli nei primi venti minuti ha giocato il miglior calcio della gestione Conte: squadra cortissima, pressing asfissiante, due “cervelli” di prim’ordine, uno davanti e uno dietro, a far girare palla a velocità che non si vedevano dai tempi del miglior Spalletti, un centravanti Hojlund che ha impressionato davvero.
Ragazzino del 2003 (ha l’età di Ambrosino e tre anni meno di Lucca, giusto per spiegarsi come mai i “giovani italiani” non giochino in serie A… vorrei pure vedere!), fisico da corazziere già formato, sopra l’1,90 per più di 80 kg e a occhio le statistiche non sono aggiornate, difende la palla meglio di quanto abbia fatto vedere Lukaku per l’intera stagione dello scudetto; è veloce, tecnico, ieri sera ha eseguito con naturalezza due difficili dribbling secchi, ha visione di gioco e ottima tecnica.
Non possiamo ancora dire di aver trovato il nuovo Cavani ma con il suo arrivo abbiamo sistemato una carenza che rischiava di diventare determinante.
Conte ha “sacrificato” Mc Tominay in una posizione più arretrata, spesso in marcatura su Mandragora: abbiamo visto meno inserimenti dello scozzese ma le coperture a centrocampo e in generale la compattezza del reparto dove tutto nasce, ne ha guadagnato. E’ probabile che quando il livello delle avversarie si alzerà questo schema ritorni: perderemo qualche gol di Scott ma si creeranno le condizioni per veloci recuperi palla, verticalizzazioni (finalmente ieri si sono viste), minori retropassaggi. Infatti ieri sera Lobotka ha finalmente rivolto quasi sempre la fronte alla porta avversaria e non alla nostra, velocizzando enormemente l’inizio dell’azione. Sintomo di soluzioni di gioco e movimento di centrali ed esterni.
Un’ ultima nota positiva, tra le tante di ieri sera: la prestazione dei due centrali difensivi. Beukema e Buongiorno hanno giocato un’eccellente partita. L’attacco della Fiorentina, finchè la squadra è stata sul pezzo, ha prodotto pochissimo: si è visto il solo Kean -in grandissima forma- che ha provato più volte a sfondare furiosamente dalla parte di Beukema ma l’olandese è stato granitico. Soldi spesi davvero bene.
Per amor di verità dobbiamo anche segnalare la deludentissima resa dei cambi, tutti. Lucca appare davvero fuori contesto, fisicamente, tecnicamente e tatticamente. Elmas è un giocatore di suo confusionario, se c’è un allenatore che lo può “raddrizzare” da questo punto di vista quello è Conte, ma non ieri sera. Neres è l’ombra di quel giocatore che risultò determinante proprio a Firenze qualche mese fa. Olivera ha reso un mostro Dodò negli ultimi venti minuti. Dalla panchina ci si aspetta di più e Conte lo avrà fatto notare senz’altro nel chiuso degli spogliatoi.
Giovedì c’è il City che giocherà aperto. Ci aspettiamo una bella partita, siamo moderatamente ottimisti.
Forza Napoli Sempre
