Dagli spalti del Maradona al Mondo: Il nostro grido di giustizia per il popolo Palestinese

Giovanni Santaniello unisce il Maradona alla Palestina e lancia l'hashtag #CurvePalestina. Il sogno di tifosi che si schierano, che scelgono da che parte stare.

Le curve a difesa della PalestinaLe curve a difesa della Palestina
Articolo di Giovanni Santaniello04/09/2025

La tragedia Palestinese

Mentre leggete queste righe, a migliaia di chilometri da qui, madri palestinesi stringono i loro bambini sapendo che potrebbero non risvegliarsi domani. Famiglie intere vengono cancellate in un istante. Ospedali, scuole, case: tutto raso al suolo. Un popolo intero che grida aiuto mentre il mondo guarda dall’altra parte.

Ma noi, popolo delle curve, non siamo “il mondo”. Noi siamo diversi. Noi non giriamo la faccia quando qualcuno soffre. Non è il momento di dire “ma che possiamo fare noi”.

Il dolore che non possiamo ignorare

Gaza è una prigione a cielo aperto grande quanto la provincia di Napoli. Due milioni di persone, per la metà bambini, intrappolati dietro macerie, tende e filo spinato. Nessuna via di fuga. Nessun posto dove correre quando arrivano le bombe.

Pensateci: bambini della stessa età dei vostri figli che non giocano più tra le macerie, che non sanno cos’è una notte di sonno tranquillo, che disegnano carri armati invece di farfalle. Padri che scavano a mani nude per cercare i corpi delle proprie famiglie. Madri che cantano ninne nanne ai loro piccoli mentre le sirene suonano la morte.

Come possiamo restare in silenzio? Come possiamo limitarci a guardare?

La forza devastante delle nostre voci

Ricordate quando le curve di tutta Europa si unirono contro il razzismo? Il mondo si fermò ad ascoltare. Ricordate quando gridammo “No alla guerra” dopo l’invasione dell’Ucraina? I potenti iniziarono a tremare.

Perché quando noi parliamo, il mondo ascolta. Perché siamo milioni. Perché siamo in ogni città, in ogni paese, in ogni angolo di questa nazione. Perché quando ci muoviamo insieme, facciamo più rumore di qualsiasi governo, di qualsiasi media, di qualsiasi potente della terra.

E oggi è il momento di far tremare i palazzi del potere.

Da Napoli parte la rivolta della coscienza

Immaginate la scena: la prossima partita casalinga, il Maradona si riempie come sempre. Ma questa volta, tra le bandiere azzurre, spuntano decine di bandiere palestinesi. Migliaia di voci che gridano: “Palestina libera! Basta genocidio! Gaza nel cuore!

La televisione riprende tutto. Le immagini fanno il giro del mondo. I bambini di Gaza, per la prima volta dopo mesi, sapranno che qualcuno si ricorda di loro. Che qualcuno, da lontano, grida il loro nome.

In un’epoca in cui ogni gesto viene immortalato e condiviso sui social network, l’impatto delle curve italiane per la Palestina può moltiplicarsi exponenzialmente. Un solo striscione al Maradona può raggiungere milioni di persone su Instagram, TikTok e Twitter in poche ore. Gli hashtag #CurvePalestina e #TifosiSolidali potrebbero diventare trending topic globali, trasformando ogni stadio italiano in un megafono digitale per la causa palestinese. La forza virale delle curve italiane sui social può creare un’onda d’urto mediatica che nessun governo può ignorare.

Il contagio che cambierà la storia

Quando la curva di Napoli alzerà la prima bandiera palestinese, non starà solo sventolando un pezzo di stoffa. Starà accendendo una miccia. Starà dicendo a ogni tifoso d’Italia: “Se lo facciamo noi, potete farlo anche voi.”

La settimana dopo, San Siro segue l’esempio. Poi l’Olimpico. Poi ogni stadio d’Italia. Una rivolta d’amore che parte dalle curve e conquista il mondo intero.

Non è un sogno. È una profezia che spetta a noi realizzare.

Immaginate la potenza di centinaia di migliaia di voci che gridano insieme per la giustizia.

Un giorno, quando tutto questo sarà finito, i nostri nipoti ci chiederanno: “Nonno, cosa hai fatto tu quando uccidevano i bambini di Gaza?

Cosa gli risponderemo? Che stavamo guardando la partita? Che erano “cose troppo grandi” per noi? O potremo dire, con la testa alta: “Ero lì, in curva, con la mia bandiera della Palestina. Ho gridato fino a perdere la voce. Ho fatto la mia parte perché il mondo non dimenticasse.

Il calcio ci ha insegnato che i miracoli esistono. Che David può battere Golia. Che la passione può spostare le montagne.

Forza ragazzi. A Napoli si farà la storia. E voi non potete mancare.

Palestina libera. Gaza nel cuore. Dalle curve di Napoli al mondo intero: noi ci siamo!

Credit: Profilo Facebook SSC Napoli

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