Napoli: l’anno spartiacque. L’inizio della Nuova Era
Napoli è arrivato il momento di aprire un ciclo. La società non ha fatto gli errori del passato. Rosa competitiva, trattenuti i big e allenatore. Pare sia davvero iniziata la Nuova Era!
Credit: Profilo Facebook SSC NapoliCon le prime due giornate alle spalle, da qualche giorno la nuova rosa del Napoli è definita. Per molti versi quest’anno sarà uno spartiacque tra un passato di successi, tanto entusiasmanti quanto episodici, e un futuro da consolidata grande realtà del calcio italiano. Speriamo internazionale.
Rispetto al seguito del terzo scudetto ci sono differenze importanti, per certi versi clamorose.
Innanzitutto un allenatore tra i migliori al mondo ha mostrato fiducia nel nuovo corso e non è scappato come Spalletti. Il messaggio dato all’ambiente e alla squadra è stato perentorio: il quarto scudetto non è stato un caso. Qui si può costruire ben più di un ciclo, si può dare davvero una nuova dimensione al Napoli calcio.
De Laurentiis, finalmente ben supportato (leggi guidato) nelle scelte tecniche, non ha avuto paura di rinnovare una rosa che presentava buchi e carenze di ordine tecnico, tattico e fisico. Ha fatto scelte nette in uscita; ha portato a Napoli fuoriclasse, giocatori affermati e prospetti di primo livello. In più è stato capace di reagire con tempestività e qualità alla tegola Lukaku. Ha speso tanto ma in modo equilibrato e sufficientemente dilazionato rispetto agli incassi delle cessioni Kvara, Osimhen. Dopo anni di critiche feroci, ha soprattutto dimostrato di aver avuto ragione su tutta la linea facendo compiere nel tempo al Napoli gli giusti step e portandolo alla vittoria di due scudetti più trofei vari. Finora.
Conte ha già detto che la dimensione del Napoli non può che essere quella di una squadra in costruzione. Non siamo il Real Madrid, Barcellona, Bayern o PSG che quando rinnovano partono comunque in pole position. C’è un limite evidente alle possibilità economiche di un imprenditore di medio (se non basso) livello in termini di patrimonio e capitale d’impresa. I giocatori che arrivano devono crescere, vanno assemblati: la forza del gruppo verrà sempre prima delle qualità del singolo. Per questo c’è Conte.
Bisognerà quindi avere pazienza e inquadrare correttamente apparenti controprestazioni, sia quando il risultato premierà comunque gli sforzi sia quando ci girerà contro. Bisognerà anche capire nel corso della stagione se la nuova rosa potrà effettivamente competere su più fronti e fare le giuste scelte, senza drammi. Perché vale sempre il motto di Conte: la vittoria separa nettamente chi fa la storia e chi la legge (o la commenta) e resteranno del tutto ininfluenti non solo le modalità del successo ma anche i relativi tempi.
Fin troppo facile pensare alla recente debacle dell’Inter che dopo essersi illusa sulla possibilità del triplete è naufragata su tutti i fronti, gettando ombre importanti sul prossimo futuro. Per non parlare della crisi senza fine della Juve o della caduta del Milan post scudetto di Pioli.
Quindi fiducia, ottimismo e ricordiamo con un sorriso sereno quelli che avevano pronosticato uno scudetto ogni 33 anni…
Buon anno calcistico a tutti e FORZA NAPOLI SEMPRE
