Roberto Beccantini

Mondiali: il biglietto del rigorista «last-minute» non fa vincere la lotteria

Viaggio al centro di una mania. Riguarda il rito quasi «voodo» del rigorista inserito agli sgoccioli dei tempi supplementari, come il biglietto della lotteria comprato «last-minute».

Mondiali, come aggirare i «biscotti» dei gironi: la formula perfetta non esiste, però…

Nell’epoca del Var, dei monte-premi schizzati a livelli lunari, non sarebbe più corretto sorteggiare gli incroci degli ottavi subito dopo la fine dei gironi?

Arbitro, napoli

Mondiali: «mala recupera currunt» (ma l’idea è giusta)

Non è subdolo il recupero del recupero; errato è il ricorso all'introduzione clandestina. Prepariamoci, come minimo, a maratone di due ore.

È cominciato il Mondiale dei diritti negati (ma scoperti “solo” 12 anni dopo…)

Il Mondiale è sempre il Mondiale. Saremo tutti Juan Cuadrado: simuleremo di aver imparato, in un mese, fatti e misfatti noti da qualcosa come 12 anni; fingeremo che lo sport unisca e il denaro serva.

giuliani

Ricordo di Giuliano Giuliani, che parò, sbagliò e (troppo) pagò

Il 14 novembre 1996 moriva, all’ospedale Sant’Orsola di Bologna, Giuliano Giuliani: il portiere più vincente nella storia del Napoli.

maradona, napoli

Il mestiere dell’ombra: i suggeritori dei grandi gol nascosti nella cronaca per servire la storia

Coloro che, per servire la storia, si sono nascosti nella cronaca. Fornitori e spettatori di grandi gol, umili custodi del momento. Eccone alcuni tra i più memorabili.

La crisi della Juventus lontano dalla bellezza del Napoli: più facile spiegare i problemi che risolverli

La crisi della Juventus, perché di crisi si tratta, non coinvolge soltanto Allegri e una rosa sgonfiata dagli infortuni. Parte dal 2019, almeno: dal delirio di onnipotenza che, sull’uscio dell’ultimo scudetto, prese Andrea Agnelli e investì la società tutta.

Allenatori, la scuola toscana: da Picchi «rapito» giovane al rinascimento di Spalletti e Sarri

Nel calcio, la scuola toscana degli allenatori ha scritto capitoli indelebili e prodotto, addirittura, un campione del Mondo.

Quarant’anni fa ci lasciava Beppe Viola: l’ironia al (contro)potere

La mattina del 18 ottobre 1982 moriva Beppe Viola. Molti hanno cercato d’imitarlo, con la penna e al microfono. Colto e disincantato, un cuore grande e la fantasia dei numeri dieci.

Raspadori

Da Golia-Haaland a Davide-Raspadori, le vie infinite del calcio

Raspadori e Haaland. Uno, sta impostando il futuro; l’altro, sta violentando il presente. Giacomo è un giovanotto che si diverte, Erling è ciccia esplosiva.