Cholito Simeone: c’eravamo tanto amati… 

Parte oggi “Ciociole di calcio”, la rubrica di Giancarlo Moscato che prende spunto da quel momento conviviale per proporre un’analisi delle partite senza il pathos della diretta. Tra noce, nucelle, ficusecche e castagne d’ ’o prevete, il calcio si digerisce con ironia: a panza chiena e mente (quasi) fredda.

Cholito Simeone - credit photo by Instagram profile of serieaCholito Simeone - credit photo by Instagram profile of seriea
Articolo di Giancarlo Moscato19/10/2025

Il calcio, spesso e volentieri, riesce ad essere romantico quanto beffardo: ed è proprio quello che il Cholito Simeone fa emergere in Torino – Napoli

 

La meraviglia del mondo del pallone risiede in poche e piccole cose, che nel corso del tempo e nelle partite che si disputano, diventano delle vere e proprie certezze. Una di queste è restituita dal fatto che, al netto di quelle poche bandiere eterne che ormai sono un vero e proprio miraggio, come è ben risaputo il cambio di maglia di alcuni calciatori, in tempi più o meno brevi è di fatti una certezza. Ed in questa pagina romantica e dolce amara, il tema è restituito dal Cholito Simeone. 

Lo scenario da immaginarsi o in cui proiettarsi è quello di un pranzo domenicale. Ma non un pranzo qualsiasi, bensì uno di quelli attesi, il cui invito di quegli amici, sembrava un miraggio ma finalmente è arrivato. Bene, va tutto meravigliosamente bene. Il sole splende e la sensazione è quella che sarà una giornata meravigliosa. Ma soprattutto, sai che a quella tavolata di cari amici, ci sarà anche lei: quella donna con la quale hai passato momenti importanti, ma che con maturità, avete interrotto un rapporto. Lo sai bene, ma ci tieni a fare una bella figura. 

Ci si mette in tiro quindi, e perché no, portare una buona bottiglia di vino per fare una bella figura. Scendi, ti metti in auto e parti alla volta del pranzo tanto atteso. Peccato che, improvvisamente, una gomma, che in questo racconto battezzeremo come marca McTominay, decide di bucarsi. La cambi, con quella che pensi sia la migliore in quel momento, ma ti sei sporcato la camicia. Fa niente: incidente di percorso. Riparato o quanto meno accomodato il danno, parcheggi e sei pronto per salire la tromba delle scale. Ma ecco che la bottiglia di vino, gustoso e perché no, pregiato, che in questo caso sarà identificato un rosso fermo, corposo Højlund, ti scivola dalle mani e si spacca: i piani cambiano drasticamente. 

Ti presenti quindi in casa di amici, che di cognome in questo caso faranno Grande lui, e Torino lei, non proprio nel migliore dei modi. Ma hai il tuo charme, e sai che bene o male farai la tua bellissima figura. E proprio all’inizio dell’aperitivo, si presenta lei: bella come non mai. La vedi: sorridi e le tendi la mano come farebbe un qualsiasi gentiluomo. Vi guardate, riattraversando un passato glorioso che vi ha temprati, ma che avete deciso di comune accordo di interrompere. Ma proprio mentre sembra che quel sentimento, puro e anche infantile, sia lì a farvi compagnia, compare lui, l’altro sul ciglio della porta. 

Per quanto si possa accettare la situazione, fortunatamente la vita insegna che bisogna andare avanti, ma talvolta è tremendamente doloroso. Ed è lì che lei, scarta come birilli ogni tuo ricordo (identificati in questi punto come i difensori partenopei), e fa quello che farebbe ogni uomo o ogni donna che guarda avanti: fa gol. Una rete che segna un cambiamento, che nello scuotersi ricorda che restare fermi ai ricordi è tanto bello quanto pericoloso, e che risuona come un enorme campanello d’allarme.  

E parafrasando un immortale capolavoro dell’altrettanto immortale regista Ettore ScolaC’eravamo tanto amati”, è proprio questo il sentimento di ogni tifoso partenopeo. Quell’ex che guardi con una lacrimuccia, ma con altrettanta decisione ferma delle proprie strade intraprese. Ma è inevitabile, quel sentimento di malinconia che ti pervade, partigiani di quei due tricolori conquistati, vedere il Cholito Simeone – Vittorio Gassman, tuffarsi in quella piscina granata, in bella mostra, dinanzi ai suoi tifosi che lo guardano, quasi lo ammirano, con un misto di delusione e affetto. Ma questo è proprio il bello e il brutto del calcio. E nella reazione a freddo di ogni tifoso partenopeo alberga una domanda: Cholito Simeone: c’eravamo tanto amati…e ci fai gol?

E il comparire degli ex, per i tifosi-amanti partenopei, quella sì che è una vera certezza.

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