Il sogno di pace corre su un campo di calcio

il sogno di pace passa da un campo di calcio con la periferi cup ieri a Roma .

Bandiera della pace
Articolo di Giovanni Cortese31/10/2025

 

Il calcio non può essere complice di un genocidio, è questo il messaggio rivolto alle organizzazioni calcistiche FIGC, FIFA E UEFA dalla Periferi Cup, svoltasi ieri a Roma per commemorare i fratelli Ramez Bahaa e Mohammed Sultan, calciatori palestinesi che hanno perso la vita per mano dell’esercito di Israele. I due calciatori militavano nella squadra della striscia di Gaza, compagine gemellata con lo Spartak San Gennaro, che ha preso parte alla manifestazione insieme alle squadre Atletico San Lorenzo, SismiFutbol e Allà e Accà.

Un segnale ai padroni del calcio

Tutte e quattro le squadre partecipanti in un certo senso hanno vinto, perché oltre a ricordare i due atleti palestinesi hanno voluto dare un segnale forte alle istituzioni calcistiche nazionali e internazionali, FIGC, FIFA e UEFA, prendendo posizione e aderendo alla Campagna: <<Show Israel the red card>>, mostrando simbolicamente un cartellino rosso a Israele prima di cominciare a giocare, un gesto forte, che cerca di smuovere le sensibilità di chi dovrebbe decidere e non restare insensibile, un gesto simbolico per denunciare la violenza e chiedere una presa di posizione del mondo dello sport.

L’inizio della partita della pace

L’auspicio è che la manifestazione avvenuta a Roma possa essere l’inizio della partita della pace, la partita sicuramente più difficile da giocare oggi visto che è così difficile raggiungere e mantenere la pace tra Palestina. Ci piace pensare che la manifestazione di ieri a Roma sia solo i primi minuti di una più lunga partita della pace e che possa essere un imput recepito dal mondo del calcio e dello sport in genere, perché lo sport e il calcio non possono restare impassibili e indifferenti verso certe tragedie umanitarie, al contrario devono farsi portavoce di messaggi universali di pace. Ci piace sognare un torneo della pace a livello internazionale che sia lo start per iniziare a costruire dove si è distrutto.