“Libri in fuorigioco” della settimana

Rubrica curata da Antonio Vespasiano che ogni settimana propone una selezione di libri sul calcio, offrendo consigli di lettura a tutti coloro che amano il pallone non solo sul campo, ma anche tra le pagine. Un appuntamento fisso per chi è “malato” di letteratura calcistica e vuole scoprire storie, aneddoti e visioni che arricchiscono la passione per lo sport più bello del mondo.

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Libri in fuorigioco della settimana

Tema della settimana

“L’album dei sogni” di Luigi Garlando, Mondadori (2021)

È finalmente in edicola il nuovo album dei Calciatori della Panini 2025-2026. Un cimelio unico che ha accompagnato, accompagna e accompagnerà generazioni di appassionati e tifosi. Ma quando e come nasce il mito della Panini? Ce lo racconta Luigi Garlando in un appassionato romanzo che è un omaggio ad una grande saga familiare nonché un tributo ad una delle più affascinanti avventure imprenditoriali italiane. L’autore racconta le vicende dei fratelli Panini che si intrecciano sullo sfondo di un’Italia che rinasce fino a congiungersi nell’idea delle figurine che cambierà la loro storia e la storia di milioni di italiani. Una gran bella prova narrativa da parte di Luigi Garlando, una delle penne più apprezzate della Gazzetta dello Sport.

Ultima uscita

“Vincere la Champions” di Emiliano Battazzi, 66thand2nd (2025)

Dopo l’ottimo esordio con “Calcio liquido”, Emiliano Battazzi ritorna in pista con un nuovo libro di approfondimento calcistico. Questa volta il tema è la tanto agognata Champions League, il più seguito, ricco e prestigioso torneo al mondo. Dalla nascita alla sua costante evoluzione, passando per le diverse modifiche regolamentari e per gli infiniti temi tattici proposti sui palcoscenici europei dalle diverse squadre che negli ultimi anni hanno proposto filosofie e approcci sovente agli antipodi ma spesso efficaci per centrare la vittoria. I rimandi bibliografici in chiusura sono garanzia di un lavoro di qualità che promette di replicare il successo editoriale del precedente lavoro dell’autore.

Uno sguardo al passato

 “Baggio vorrei che tu Cartesio e io… Il calcio spiegato a mia figlia” di Mario Sconcerti, Baldini&Castoldi (1998)

Sebbene il titolo, niente affatto fortunato, richiami ad una certa dose di filosofia – dose che Sconcerti esplica solo nel finale del volume – il libro racchiude più che altro pensieri, spiegazioni, temi e riflessioni sull’evoluzione tecnico-tattica del calcio. Ovviamente il tempo ne ha scalfito in parte la freschezza ma resta una di quelle letture piacevoli e oserei dire doverose per ogni tifoso e appassionato. Il libro si è poi rivelato essere il primo volume di una sorta di trilogia sul tema, nel  2009 infatti Sconcerti tornò sull’argomento con: “Storia delle idee del calcio. Uomini, schemi e imprese di un’avventura infinita”, e ancora nel 2015 con: “Storia del gol. Epoche, uomini e numeri dello sport più bello del mondo”, riprendendo e aggiornando quanto aveva inizialmente scritto.

SportSud Book

 “Lupi si nasce. 114 anni di storia biancoverde. Interviste ai protagonisti” di Michele Pisani, Urbone Ppublishing (2024)

Il libro – primo volume di quella che dovrebbe essere una trilogia – raccoglie le interviste fatte dall’autore Michele Pisani lungo un arco temporale di 18 anni (!!!) per il magazine on line FootballWeb. L’idea è quella di raggiungere e sentire tutti o quasi i giocatori che hanno vestito la maglia dell’Avellino, per rivangare ricordi, aneddoti e sensazioni. Lo stile è molto discorsivo, fin troppo direi, senza contare il ripetere incessantemente tormentoni come “altro giro altra corsa” e così via. Purtroppo il linguaggio da social si adatta malamente ad una pubblicazione scritta. Le domande più o meno si ripetono e sovente – come nel caso di De Napoli – si è persa un’occasione per approfondirne la carriera dell’intervistato. In generale per chi tifa Avellino il libro è un piacevole tuffo nel passato ma a mio parere si è persa un’occasione per far meglio. Vero è che di Nicola Calzaretta ce n’è uno solo, ma bastava applicarsi di più ed essere meno autoreferenziali. Speriamo bene per il secondo volume a questo punto, anche dal punto di vista dell’editing.