Zandvoort: La vittoria McLaren incontra l’adrenalina e la passione degli Orange
Oscar Piastri ha vinto il Gran Premio d’Olanda 2025 a Zandvoort, confermandosi leader indiscusso del Mondiale. L’australiano della McLaren, partito dalla pole position con un giro record, ha concretizzato il suo vantaggio con una gara solida, davanti a Max Verstappen su Red Bull e al sorprendente Isack Hadjar su Racing. La McLaren consolida la […]
Il pilota Mclaren Oscar Piastri
Oscar Piastri ha vinto il Gran Premio d’Olanda 2025 a Zandvoort, confermandosi leader indiscusso del Mondiale. L’australiano della McLaren, partito dalla pole position con un giro record, ha concretizzato il suo vantaggio con una gara solida, davanti a Max Verstappen su Red Bull e al sorprendente Isack Hadjar su Racing. La McLaren consolida la sua posizione nel mondiale, nonostante il fatto che la gara si sia conclusa con il trionfo di Piastri da una parte e il ritiro amaro di Norris dovuto probabilmente a problemi tecnici del motore avvenuti in un momento dell’anno in cui, salvo miracoli, è impossibile colmare il gap con il compagno di squadra.
La pista di Zandvoort ci ha sempre offerto un pathos particolare, facendoci rimanere incollati davanti alla TV per diverse ragioni. Ha una configurazione old style per le sue pendenze, per le curve sopraelevate, per la sabbia trascinata dal vento che si insinua sull’asfalto e, ultimo ma non meno importante, per un meteo che qui è sempre incerto. Non è un caso che la pioggia leggera comparsa in alcuni momenti abbia contribuito allo spettacolo: nuvole minacciose e pioggia intermittente hanno reso incerto l’andamento del weekend, costringendo molte squadre a rivedere più volte le strategie. Ma se la pioggia ha creato tensione ai box, sugli spalti ha aggiunto un’ulteriore dose di energia: nessuno tra i tifosi ha abbandonato il proprio posto, trasformando ogni goccia in un coro più fragoroso e rombante.
L’atmosfera creata dagli “Orange”, tifosi di Verstappen, gente vestita e dipinta di arancione, ha trasformato l’evento in un festival collettivo. Tra fumogeni, tamburi, ruote panoramiche e specialità locali, il circuito è un enorme luna park motoristico.
In pista non sono mancati episodi controversi. Il più discusso è stato il sorpasso di Charles Leclerc su Russell: una manovra al limite, con il monegasco che ha sorpassato fuori pista il pilota inglese alla curva 11. I commissari hanno archiviato l’episodio come “incidente di gara”, ma le proteste non si sono fatte attendere e il dibattito sulla tolleranza dei contatti in Formula 1 si è acceso. Per ironia della sorte Leclerc ha poi abbandonato la corsa per un incidente con Antonelli, lasciando alla Ferrari un bilancio di frustrazione, aggravato dal ritiro di Hamilton finito a muro alla curva 3.
Davanti, invece, Piastri ha gestito la gara con lucidità, tenendo a distanza un Verstappen determinato ma non irresistibile, sostenuto in ogni curva dal boato del pubblico. Una menzione obbligatoria va fatta per il primo podio del pilota francese Hadjar che ha completato la corsa con una prova matura, guadagnandosi gli applausi del paddock.
Zandvoort si conferma così non solo come tappa sportiva, ma come esperienza totale. È un luogo in cui la Formula 1 incontra la festa popolare, in cui mare e motori si fondono con cori, fuochi e birra che scorre a fiumi. Un appuntamento che ogni anno sembra sospeso tra la tradizione di un tracciato antico e l’energia di una folla giovane e travolgente.
Il campionato si avvia ora verso la sua fase finale e ogni punto pesa come un macigno. I temi emersi a Zandvoort – la forza della McLaren, le polemiche sui contatti e sorpassi, la crescita di giovani outsider come Hadjar – accompagneranno il dibattito fino alla prossima tappa.
L’appuntamento è già fissato: tra due settimane sarà la volta del Gran Premio d’Italia a Monza, il tempio della velocità. Là, tra i rettilinei infiniti e le curve storiche, la Formula 1 tornerà a far vibrare i cuori, e scopriremo se Piastri saprà confermare il suo dominio o se i rivali troveranno finalmente la forza per spezzarne la cavalcata.
