Napoli, l’ex Ancelotti: “Prima della partita sono estremamente nervoso”
L'ex tecnico del Napoli Carlo Ancelotti, si è espresso a pochi giorni dalla finale di Champions League, svelando alcuni aneddoti sul suo passato.
NAPOLI CALCIO
NELLA FOTO:
FOTO MOSCASiamo finalmente giunti ai titoli di coda, di quella che è stata molto probabilmente, una delle stagioni calcistiche più belle ed emozi0nanti in assoluto. Quest’ultima infatti ha visto l’Inter di Simone Inzaghi conquistare la tanto sospirata seconda stella, al termine di una meravigliosa cavalcata.
Ha visto trionfare per la prima volta nella sua storia, quello che fino a pochi giorni fa era l’imbattibile Bayer Levrkusen di Xabi Alonso. Fermato soltanto dagli splendidi copi dell’Atalanta di Gian Piero Gasperini e del patron Antonio Percassi, che si è aggiudicata l’edizione 2023-24 dell’Europa League.
Un traguardo sicuramente straordinario, reso possibile grazie alla splendida tripletta siglata dalla punta nigeriana Ademola Lookman, ormai divenuto perno imprescindibile all’interno dello scacchiere della Dea. Ed ovviamente, non poteva mancare all’appello l’ex tecnico del Napoli Carlo Ancelotti, ora alla guida del Real Madrid.
Re Carlo infatti, si è reso protagonista del suo ennesimo capolavoro. Vincendo dapprima la Supercoppa di Spagna, e poi il 36° scudetto nella storia del Real Madrid. Senza dimenticarci la qualificazione alla finale di Champions League, ove Vincius Jr. e compagni, si ritroveranno ad affrontare l’ostico Borussima Dortmund di Marco Reus.
Napoli, l’ex Ancelotti alla conquista dell’Europa
Uno degli allenatori più vincenti nella storia del calcio, è stato senza alcuna ombra di dubbio Carlo Ancelotti, attualmente alla guida del Real Madrid, con cui si è aggiudicato l’edizione 2023-24 della Liga. La sua, molto probabilmente è una storia che difficilmente potrà avere eguali, se solo si pensa non solo alle grandi squadre che ha allenato.
Ma anche ai grandi campioni che ha avuto alla sua corte, da Zinedine Zidane ad Alessandro Del Piero, da Rui Costa a Shevchenko, da Robert Lewandowski a Thomas Muller, fino ad arrivare agli ultimi Arda Guler e Jude Bellingham. Nomi a dir poco altisonanti, che hanno scritto delle pagine indelebili nella storia del calcio.
A tal proposito, ed a pochi giorni dalla finale di Champions League, l’ex tecnico del Napoli si è cosi raccontato ai microfoni del Times: “In panchina sembro calmo, ma prima della partita sono estremamente nervoso. Le due-tre ore prima per me sono terribili, e mi vengono brutti pensieri. Poi quando l’arbitra fischia il calcio d’inizio sono calmo”.
Continua così l’attuale tecnico del Blancos: “Pian piano la paura inizia a trasformarsi in ottimismo, i battiti del cuore scendono da 120 a 90, e qualsiasi cosa succeda mi sento tranquillo. La stessa cosa si verifica in conferenza stampa; questo perché non sono ossessionato dal calcio. Mi è sempre piaciuto, sia da giocatore che da allenatore, ma non ne sono pazzo”.
Napoli, l’ex Ancelotti e la sua evoluzione tattica
Durante la sua intervista rilasciata ai microfoni del Times, molti sono stati gli argomenti affrontati dal tecnico del Real Madrid Carlo Ancelotti. Fra questi, ampio spazio è stato dato all’evoluzione tattica, che ha contraddistinto negli anni l’ex tecnico del Napoli. Fedele alle idee di Arrigo Sacchi ed al 4-4-2, che lo spinsero a dire no all’approdo di Roberto Baggio al Parma.
Re Carlo ha così parlato in merito a tale aspetto: “Quando allenavo il Parma, dissi a Baggio che non c’era spazio per lui. Ma fu un errore, ed infatti alla Juventus cercai di cambiare idea. In quel periodo arrivò un n° 10 come Zidane, e capii fin da subito che dovevo adattarmi alle sue caratteristiche. Ad oggi infatti, vorrei in squadra un giocatore come Roberto”.
Conclude così l’ex tecnico del Milan: “Avere una sola identità di squadra è un limite. Ricordo la sfida in Champions contro lo Shaktar di Roberto De Zerbi, che era un’ottima squadra. Il lavoro che lui faceva con i terzini, era davvero straordinario. Dissi ai miei calciatori di non pressarli, altrimenti avremmo fatto il loro gioco. E alla fine abbiamo vinto 5-0.
Re Carlo a caccia della 15ª col Real Madrid
Fino ad ora la stagione del Real Madrid targato Carlo Ancelotti, la possiamo definire come l’ennesimo capolavoro, messo in atto dal tecnico di Reggiolo. Dopo aver vinto la Supercoppa di Spagna contro il Barcellona, ed il 36° scudetto nella sua storia, il Real Madrid andrà alla ricerca della 15ª Champions League della sua storia.
Match in programma Sabato 1° Giugno, alle ore 21:00, nell’emozionante cornice del Wembley Stadium, che vedrà i Blancos sfidare il Borussia Dortmund dell’eterno Marco Reus. Alla sua ultima apparizione con la maglia giallonera.
A pochi giorni dalla finalissima, si è così espresso il tecnico dei Blancos Carlo Ancelotti: “Vincius Jr. e Rodrygo sono degli attaccanti fantastici, che amano partire larghi, quando abbiamo iniziato col 4-3-1-2, con Bellingham da n° 10. Il Borussia Dortmund è un’ottima squadra, umile, e che lavora sodo. Ma anche noi lo siamo, lavoriamo sempre molto bene”.
Conclude così il suo pensiero il tecnico originario di Reggiolo: “Abbiamo vinto l’edizione 2023-24 della Liga perché qui non ci sono delle prime donne. Partendo dai giovani, fino ad arrivare ai giocatori veterani. L’umiltà è importante”.
