Quanto sono antipatici i commentatori e gli opinionisti televisivi!

Ritorna "Frattaglie - Il pallone visto dal lato storto", la dissacrante rubrica di Vincenzo Imperatore. Lo sguardo da libero tifoso di Imperatore punta i commentatori televisivi.

Credit photo by Stas OstrikovCredit photo by Stas Ostrikov
Articolo di Vincenzo Imperatore30/09/2025

C’è un sospetto che mi rode da tempo e che oggi metto nero su bianco: i commentatori delle partite in TV sono antipatici. Non “un po’ antipatici”. Antipatici sul serio, ‘o veramente!

Ora, sono certo che i fiorentini diranno la stessa cosa, e i laziali pure, e i romanisti, i leccesi, i torinisti… insomma, quasi tutti. Tranne ovviamente i tifosi di Inter, Juve e Milan: quelli no, loro stanno sempre al riparo, coccolati come clienti premium da una narrazione televisiva che sembra un abbonamento a vita.

Diceva la buonanima di mia madre, in vernacolo puro (ma qui ve la traduco), quando voleva sottolineare come qualcuno, vanitoso e altezzoso, ingigantisse, esagerando, le proprie prodezze o quelle dei suoi familiari: “I peti di Donna Rosa sono tutte mele a limoncello”.

Ecco sarà la mia patologia del tifo, sarà l’orecchio troppo sensibile, sarà che certe frasi mi restano incollate più delle azioni in campo……ma ogni volta che ascolto certi commentatori mi sembra di percepire una gioia trattenuta per le sventure del Napoli e un rassegnato dispiacere per i suoi successi.

E la cosa buffa è che a esprimere queste perle sono spesso ex calciatori con un curriculum da allenatori che si è chiuso prima ancora di cominciare o tecnici (nemmeno ex calciatori prestigiosi) che sono durati il tempo di qualche stagione. Gente che ha fatto in tempo a sedersi in panchina giusto per provare il sedile e poi via, rotta la magia.

Poi ci sono i telecronisti di Sky e Dazn: professionisti, per carità, con dizione impeccabile e voce impostata. Ma a volte, più che una telecronaca, sembra di ascoltare un bollettino meteo: “temporale su Napoli, sole su Milano e Torino”.

Alla fine mi chiedo: sono io che vivo questa paranoia da tifoso azzurro, o davvero certi commentatori hanno un talento speciale nel rendersi invisi al pubblico? Forse entrambe le cose.

Ma una certezza ce l’ho: se la simpatia fosse una materia d’esame, in tanti dovrebbero ripetere l’anno.

Alla fine, il gioco più sfizioso – da buon napoletano – non è abbassare il volume, ma riversare un po’ di maledizioni verso la cabina di commento. E ricordatevi: San Gennaro a nuje ce sta ‘a sentì.