Il Cava United si impone 2-0 sul campo dell’Olympic Salerno

Vittoria di carattere dei metelliani: decisive le reti di Monetta e Ferrara. Il Cava United torna a vincere.

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Articolo di Pietro Pesce13/10/2025

Come di consueto, nel tragitto di ritorno dalla trasferta, l’argomento clou è la partita appena disputata. E quella giocata dal Cava United a Giffoni Sei Casali in casa dell’Olympic Salerno si può esprimere nel concetto riassuntivo espresso da Rosario, mio compagno di viaggio in trasferta nonché co-navigatore ufficiale: “Luca Monetta ed Emanuele Ferrara. Come diceva il grande Peppino De Filippo, due parole e ho detto tutto!!”. E se Totò accusava Peppino di non dire mai niente con quel “ho detto tutto”, ieri, al contrario, non potevo udire riepilogo migliore della partita.

In effetti, in quelle “due parole” si celano i due marcatori grazie ai quali il Cava United ha espugnato il Giannattasio, portando a casa tre pesantissimi punti, col classico risultato all’inglese. Dopo la sconfitta del turno precedente contro il Lavorate, tutta la squadra era chiamata a fornire una prova anzitutto di carattere e di compattezza.

Ma riavvolgiamo il nastro e partiamo dall’inizio…

L’organizzazione della Doce è collaudata: appuntamento alle 13.30, con immancabili panini e bottiglie di vino, stavolta arricchiti anche da dolci per festeggiare l’onomastico del piccolo Daniel. C’è il presidente Maurizio che scalpita per partire, ben consapevole che saremmo arrivati comunque un’ora prima del fischio di inizio. Non si poteva dargli torto, però, perché il desiderio di far sentire la nostra voce ed il nostro supporto in campo ai ragazzi è troppo forte.

Il nostro ingresso sugli spalti coincide con quello in campo della squadra, pronta a tastare il terreno ed iniziare il riscaldamento pre-partita. Quasi cerchiamo di incrociare lo sguardo di ognuno di loro, sia per saggiare il loro stato d’animo che per fornire supporto.

Sappiamo bene che l’Olympic è un avversario ostico e lo dimostra subito, prendendo in mano il pallino del gioco e creando diverse azioni che, però, non si concretizzano in un reale pericolo per il portiere metelliano Senatore.

Un campanello d’allarme suona al 20° minuto, quando l’attaccante della squadra di casa si trova a tu per tu con Senatore ma il suo diagonale dall’interno dell’area finisce alto sopra la traversa. Altri due calci piazzati dell’Olympic, uno al 23° e l’altro al 40° minuto, creano apprensione nella difesa e nei tifosi metelliani ma, per nostra fortuna, la palla non inquadra mai lo specchio della porta.

Si chiude il primo tempo con il tifo incessante della Doce che accompagna e sostiene i propri ragazzi.

Per stemperare un po’ la tensione, nell’intervallo decido di mettere alla prova le capacità mnemoniche ed anagrafiche del Presidente. Dovete sapere che ho il brutto vizio di chiedere al Presidente l’età dei singoli giocatori e Maurizio ha il vizio peggiore di rispondermi indicandomi non l’età ma l’anno di nascita, costringendomi ad effettuare varie differenze. Meno male che Daniel, dall’alto dei suoi 9 anni, talvolta m’è venuto in aiuto…

Con la mente ancora annebbiata dai numeri, vedo le squadre entrare in campo per il secondo tempo, che si apre così come si era chiuso il primo, ossia con l’Olympic a tenere il pallino del gioco.

Al 12° minuto, Cristian Scermino rompe il leitmotiv della partita osservato fino a quel momento e scodella un tiro dalla tre quarti, mettendo alla prova le capacità del portiere dell’Olympic. Si ha proprio la sensazione che quel tiro sia quasi un voltare pagina. In effetti, dopo 4 minuti, Luca Monetta decide che è giunto il momento di segnare. Prende palla a centrocampo e si invola sulla sua fascia destra e, dopo una bella triangolazione con Diego Giordano, si accentra verso l’area di rigore. Il suo sinistro si insacca nell’angolo basso alla destra dell’incolpevole portiere. La Doce esplode!

L’Olympic Salerno accusa il colpo ma tenta una reazione che resta, però, sterile.

Al 30° minuto giunge il raddoppio del Cava United ad opera di Emanuele Ferrara, che prende palla a centrocampo e corre lungo la fascia destra, fin quasi alla linea di fondo. Dopo aver vinto un contrasto col difensore avversario, entra in area, alza la testa per puntare la porta ed insacca la palla tra palo e portiere. La Doce è incontenibile e si riversa sulle barriere in vetro che la dividono dal terreno di gioco quasi a voler abbracciare i giocatori.

Il resto della partita è un count down col fiato sospeso, con i ragazzi di Cava a difendere il vantaggio a denti stretti dalle offensive dell’Olympic.

Quando arriva il triplice fischio, il confine tra campo e tribuna scompare: resta un unico abbraccio, una sola voce, quella del Cava United, che ha combattuto con cuore e orgoglio su ogni pallone per tutti i novanta minuti.

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