Analisi tattica del Sassuolo di Dionisi
L'analisi tattica del Sassuolo di Dionisi, che stasera il Napoli affronterà al Maradona nella gara valida per la quindicesima giornata di Serie A.
Stasera alle 20:45 il Napoli affronterà il Sassuolo nella sfida valida per la quindicesima giornata di Serie A. I padroni di casa, allenati da Dionisi, riservano di certo delle insidie, in particolare in fase offensiva.
Fase di possesso
Il Sassuolo imposta con i due difensori centrali, che ricevono dal portiere nell’area piccola, e i due terzini in posizione arretrata. Nel momento in cui è possibile optare per la costruzione dal basso, i laterali difensivi ricevono palla per servire il centrocampista, che a sua volta serve l’esterno alto. Quest’ultimo può giocare con il trequartista, che si allarga per creare superiorità numerica. Un’altra opzione è quella in cui i terzini vanno direttamente sull’esterno alto: in tal caso il trequartista rimane vicino alla punta, permettendo l’uno contro uno sulla fascia.
Nel momento in cui il Sassuolo opta, invece, per la costruzione lunga, un passaggio diretto dei centrali permette alla punta o al trequartista di attaccare la profondità o di abbassarsi con un contromovimento lungo-corto. Con la costruzione dal basso, dunque, il Sassuolo gioca principalmente sulle catene laterali, con l’aiuto del trequartista. Con quella lunga, invece, la punta si propone per ricevere il passaggio, per poter poi scaricare al trequartista che rimane nella zona centrale del campo. Quest’ultimo può poi liberare l’esterno opposto all’azione, che rimane largo, o il terzino che si inserisce. Il Sassuolo attacca dunque con molti uomini, avendo così a disposizione diverse opzioni per trovare la via del goal.
Fase di non possesso
Il Sassuolo di solito, in partite con squadre di alto calibro, aspetta nella propria metà campo, con gli attaccanti centrali che pressano il centrocampo, cercando di orientare la costruzione avversaria orizzontalmente. Tale pressione ha come obiettivo anche chiudere la linea di passaggio sul centrocampista centrale di zona. I mediani rimangono in linea finché non entra un uomo nella loro zona: a quel punto, uno esce mentre l’altro copre con l’esterno che stringe diventando una mezz’ala di un centrocampo a 3.
I difensori centrali si alternano nella marcatura dell’attaccante: uno esce sull’uomo, con l’altro che scappa e il terzino che stringe a palla scoperta. Gli esterni e i due centrocampisti raddoppiano nelle corsie laterali nel momento in cui la squadra è stretta e bassa nella propria metà campo.
Il Napoli potrebbe cercare di penetrare la difesa neroverde sfruttando i cambi di gioco. Nel momento in cui il Sassuolo è stretto, aprire in direzione della fascia opposta può creare opportunità per gli azzurri, che già contro la Lazio hanno sfruttato tale situazione di gioco, allargando spesso sull’out di destra per Lozano.
In fase difensiva, con un Sassuolo che attacca con tanti uomini, sarà fondamentale il lavoro di Fabian e Lobotka, centrocampisti non prettamente difensivi. Sarà Lo slovacco a giocare presumibilmente titolare e non Demme, dopo l’ottima gara giocata domenica sera.