©️ “BARI – POLITO” – FOTO MOSCA
Ore 20 di venerdì primo settembre, termina la sessione estiva del calcio mercato. L’ultimo giorno di trattative ha visto il direttore sportivo Ciro Polito definire ben 5 operazioni di mercato. Dopo un lungo stallo, qualcosa si è mosso, e la società biancorossa è riuscita a mettere sul finale qualche toppa ad un calciomercato non del tutto soddisfacente.
Arrivano a Bari:
- Mattia Aramu, trequartista chiesto da mister Mignani, approda in Puglia dal Genoa con la formula del prestito con diritto di riscatto in caso di promozione dei Biancorossi;
- Ismael Achik dall’Audace Cerignola, classe 2000, esterno offensivo, acquistato a titolo definitivo con un quadriennale;
- Gennaro Acampora, centrocampista, classe ‘94, arriva i dal Benevento, con la formula del prestito con opzione di riscatto;
- Il portiere Alessandro Farroni arriva in prestito dalla Vis Pesaro;
- Andrea Astrologo, centrocampista classe 2002 anche lui in prestito dalla Vis Pesaro.
Lasciano Bari:
- Rossetti e Polverino, vanno nelle Marche a titolo definitivo;
- D’Errico, rinnova col Bari fino al 2026 e viene girato al Crotone;
- Scheidler, ceduto all’Andorra, in Spagna, in tarda serata.
Si conclude così una campagna acquisti che complessivamente ha visto 12 cessioni, di cui 9 a titolo definitivo, e 15 acquisti, di cui 10 prestiti (8 secchi) e 2 svincolati, ma che nel finale di mercato non ha registrato arrivi in attacco. Bloccata nella mattinata di ieri la trattativa che avrebbe dovuto portare Forte in Puglia dall’Ascoli e, inoltre, non si è riuscito a depositato il contratto di Gliozzi negli ultimi minuti di mercato.
Unica soluzione possibile per Polito è ora pescare dagli svincolati per una squadra che è cambiata tanto rispetto alla scorsa stagione e ha perso gran parte del peso offensivo con gli addii di Cheddira, Antenucci, Esposito e Folorunsho e ora si trova paradossalmente con un attaccante in meno in rosa.
È certo che una soluzione va trovata per una piazza che non ha nascosto perplessità al termine del calciomercato. La sensazione è che si poteva fare qualcosa di più anche livello di tempistiche, senza sempre ridursi all’ultimo giorno per completare la squadra così da partire da una base più solida a inizio della stagione. Ora la palla passa al campo, giudice supremo, e spetterà alla squadra con risultati e prestazioni dissipare le preoccupazioni dei tifosi di questo inizio di stagione.
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