Il Bari stecca a Lecco: ora è crisi certa
Il Bari esce sconfitto anche contro il Lecco e ancora una volta tra i fischi e la contestazione dei 900 tifosi: la squadra questa settimana andrà in ritiro.

Photo Credit: SSC Bari
Il Bari può pensare solo a salvarsi: questo è quello che ne esce dall’ennesimo passaggio a vuoto a Lecco, in una gara che ha confermato tutti limiti che ha questa squadra.
Mister Marino cambia sparito tattico riproponendo i biancorossi col 4-3-3 col tridente offensivo composto da Sibilli, Nasti e Achik, con Maita e Acampora che tornano dal primo minuto in mediana, modulo speculare per le aquile blu celesti di mister Bonazzoli che si presentano col trio formato da Lepore, Novacovich e Buso.
Nella prima frazione di gioco il Bari prova a rendersi pericoloso, ma solo con iniziative dei singoli con Sibilli da fuori area e Ricci, ma nel complesso l’occasione più evidente ce l’ha il Lecco, con Crociata che prende il set della traversa. Nella seconda frazione di gioco, mister Marino cambia Nasti con Diaw, ma il Bari non dà per nulla segnali di miglioramento, dimostrando sterilità offensive e poche idee e il Lecco ne approfitta a metà del secondo tempo. Sugli sviluppi di un calcio di punizione, Brenno allontana un pallone vagante in area, Buso in respinta mette il pallone in rete: Lecco-Bari 1-0. I biancorossi provano a reagire e si rendono pericolosi solo con Aramu, che di testa non trova la porta, per il resto il Bari non dà mai la sensazione di poter tornare in partita fino al 95’, quando cala il sipario sul match del Rigamonti Ceppi.
Il Bari esce ancora sconfitto e ancora tra i fischi e la contestazione dei 900 tifosi, che, giunti a Lecco con tanta fiducia, sono usciti dallo stadio per l’ennesima volta delusi. Seconda sconfitta consecutiva, 7 reti subite in tre partite e più che i sei punti di ritardo sulla zona playoff, sono i soli due punti di vantaggio sulla zona play out a fare paura, il secondo tempo del Rigamonti Ceppi punto è l’emblema di un campionato che sta prendendo una deriva pericolosa. Ieri ci sono stati diversi errori tecnici non giustificabili per una squadra di serie B, a maggior specie se si è allenata tutta la settimana sul sintetico. Il centrocampo è stato lento, prevedibile e poco assortito. La difesa non è stata impeccabile e la manovra offensiva desolatamente sterile.
Ieri si è vista la differenza tra il Lecco, una squadra che ha avuto fame e voglia di portare i risultati e dall’altra parte il Bari, un gruppo che forse che non è ancora squadra e che non accenna alcun miglioramento sotto tutti punti di vista sia tecnico tattico sia caratteriale. Ad oggi il cambio di guida tecnica ha fatto poco o nulla, ora non c’è altro che arrivare alla fine del girone di andata e poi bisognerà tirare una linea netta e fare scelte precise e ponderate almeno nel mercato di gennaio. La squadra questa settimana andrà in ritiro ma quello che conta è reagire e farlo subito a partire dalla sfida del San Nicola contro il Sudtriol in programma sabato 9 dicembre per il sedicesimo turno del campionato cadetto, che a questo punto rappresenta uno snodo cruciale.