Il Napoli ha perso la bussola sul calciomercato… ma nessuno lo dice
A 14 giorni dall'inizio del campionato il Napoli non ha ancora completato la rosa, ma questo fattore sembrerebbe non preoccupare la piazza.
©️ “DE LAURENTIIS” – FOTO MOSCA
Le lunghe tempistiche del Napoli durante il calciomercato non sono mai state una novità, anzi, spesso è capitato di vedere la squadra diretta da Aurelio De Laurentiis attivarsi agli sgoccioli di agosto. Una strategia furba, che fa risparmiare, ma che non sempre funziona.
Nella passata stagione sono stati i partenopei a vincere lo scudetto, e quel titolo è partito dallo scetticismo, dal pessimismo e dalla scarsa fiducia dei tifosi verso la dirigenza e i nuovi acquisti. Ai piedi del Vesuvio arrivarono gli allora sconosciuti Kim e Kvaratskhelia, l’acerbo Olivera, i retrocessi Ostigard e Sirigu, il nemico Simeone, lo svogliato Ndombele e, ultimo ma non meno importante, lo strapagato Raspadori.
Eppure, sono stati proprio quegli innesti che hanno fatto le fortune del Napoli l’anno scorso. Un mercato intelligente, nessuna super star ma tutti profili che facevano al caso di Luciano Spalletti. Molti di questi nomi arrivarono ad agosto, proprio alla chiusura del calciomercato. Quell’estate Giuntoli le indovinò tutte, e il tifoso azzurro se chiude gli occhi rivive ancora oggi il gol di Raspadori a Torino contro la Juve, la partita di Udine e la coppa alzata in cielo da capitan Di Lorenzo al termine di Napoli-Sampdoria… ma non si può vivere di ricordi.
Questa è la prima estate da campioni d’Italia per i partenopei dopo 33 anni e, dal primo momento, c’è stato troppo disordine, a cominciare dall’allenatore. Era la sera del 28 maggio quando Aurelio De Laurentiis annunciò in televisione che Luciano Spalletti non avrebbe continuato sulla panchina azzurra e che aveva 40 nomi per sostituire il tecnico di Certaldo. Sappiamo tutti che quella lista aveva un numero ben ridotto di candidati ma, dall’annuncio del presidente all’ufficialità del nuovo tecnico Rudi Garcia, passarono ben 18 giorni.
Risolta la questione allenatore, è toccato al direttore sportivo, con la telenovela Giuntoli-Juve. Il diesse lasciò Napoli il 30 giugno per partire verso Torino e, anche stavolta, ADL cacciò fuori l’ennesimo colpo ad effetto annunciando il 12 luglio l’ex direttore sportivo dello Spezia, Mauro Meluso. Anche questo divorzio, come con Spalletti, si sapeva e bisognava anticipare i tempi, cosa che però non è stata fatta.
Napoli, non sei pronto per la Serie A
Arriviamo ad oggi, 5 agosto, 14 giorni che separano il calcio italiano dall’inizio della Serie A e, il Napoli, squadra campione d’Italia, non ha ancora chiuso alcun acquisto. Fino a questo momento c’è solo tanta confusione da parte della società che con il proprio allenatore ha stabilito l’acquisto di un centrale per sostituire Kim, di un centrocampista e, in caso di cessione di Hirving Lozano, si dovrebbe investire anche per un esterno destro.
Ad oggi, però, quello che era il reale obiettivo dei partenopei, Kevin Danso, ha rinnovato fino al 2027 con il Lens, e il club francese si è divertito così ad annunciare la firma del proprio giocatore.
Un bel boccone amaro che ricorda però agli azzurri la loro immobilità sul calciomercato, con una rosa incompleta che assiste le altre squadre rinforzarsi per la stagione che è ormai prossima a incominciare. Digerito lo sfottò, Adl, Merino e Chiavelli ci hanno messo poco più di 24 ore per prelevare dal Brasile il giovane Natan de Souza del Red Bull Bragantino.
Il difensore firmerà per il Napoli un contratto di 5 anni a 1.1 milioni di euro a stagione, ma anche questa volta, bisogna evidenziare l’impreparazione della dirigenza azzurra. I partenopei sapevano da dicembre che Kim non avrebbe rinunciato alla clausola e che i suoi agenti avrebbero trovato una nuova squadra al proprio assistito. Da quel momento ad oggi, però, ci sono stati 8 mesi di immobilismo puro, dove il club campano si è concentrato sull’acquisto di un solo nome senza pensare a piani B o C. Il Napoli ha chiuso per Natan, ma il difensore salterà tutta la parte di preparazione con gli azzurri e, giustamente, avrà bisogno di tanto tempo per adattarsi alla realtà napoletana ed europea.
Ai campioni d’Italia non mancava solo un centrale titolare, ma sono orfani di un vice Anguissa e di un vice Lobotka, un esterno destro di qualità e, cosa più importante, un giocatore specializzato nei calci piazzati e da fermo (rigore e punizioni). I partenopei sono in estremo ritardo e il tempo stringe. Il 12 agosto, data segnata da De Laurentiis per svelare gli obiettivi della squadra, si avvicina. Con un Milan dominante sul mercato, e una Juventus che l’anno prossimo non avrà il pensiero delle coppe europee, il Napoli nonostante il titolo da difendere ad oggi parte dietro le due squadre citate.
Sulla carta le rose di Pioli e Allegri sono più attrezzate rispetto a quella di cui dispone Rudi Garcia. La verità è questa: il Napoli ha le idee confuse, il tempo stringe e il campionato si avvicina, ma nessuno sembra avere il coraggio di riconoscere tutto questo.
Forse il titolo di campioni d’Italia rende l’ambiente azzurro intoccabile, si è convinti che ad agosto si risolverà tutto come sempre e pioveranno giocatori a destra e a sinistra. Troppi nomi si sentono in giro, troppe situazioni contrattuali da risolvere ma poco tempo a disposizione.
Caro Napoli, non dimenticarti che vincere è difficile, ma confermarsi campione lo è ancora di più. Ad oggi, sulla carta, gli azzurri non sono pronti per difendere lo scudetto che per anni hanno inseguito.
Speriamo che, anche questa volta De Laurentiis stia preparando il colpo di teatro da grande uomo di cinema quale è, ma questa volta il patron azzurro si è fregato da solo: al termine dello scorso campionato ADL disse che avrebbe tenuto degli incontri con la stampa durante l’estate per informare i tifosi sulle trattative di mercato e per evitare la disinformazione. Ad oggi però, non c’è stato nessun incontro, segnale che evidenza il momento di difficoltà del Napoli nel sbloccare il proprio calciomercato.