Salernitana: a Monza per salvare la panchina di Sousa

La Salernitana si gioca tutto contro il Monza domani, con il destino di Sousa sospeso nell'aria. Ma come diceva Seneca: "Un timoniere di valore continua a navigare anche con la vela a brandelli."

Articolo di Giovanni Santaniello07/10/2023

La Salernitana si gioca tutto domani a Monza, dove affronterà la squadra di Palladino in un lunch match che potrebbe essere decisivo per il futuro del tecnico Paulo Sousa. I granata sono penultimi in classifica con solo tre punti, frutto di tre pareggi e quattro sconfitte, e hanno il terzo peggior attacco (quattro gol fatti) e la seconda peggior difesa dopo l’Empoli (quattordici gol subiti) del campionato.

Il portoghese, che nella parte finale dello scorso campionato era stato artefice della resurrezione della squadra moribonda lasciata da Nicola, col suo calcio spettacolare e offensivo, in quest’avvio di campionato non ha ancora trovato la quadra. La maggioranza dei tifosi confida ancora in lui ed è consapevole che questa involuzione non è una sorpresa, se si considerano i tanti fattori esterni che hanno inciso pesantemente sulla performance della squadra: la vicenda Dia in primis, gli arrivi dal mercato in forte ritardo, con tante promesse low cost e senza le alternative di quelle pedine fondamentale dello scacchiere granata che restano ancora senza ricambi (Coulibaly, Bradaric, Dia).

Lo stesso Sousa, senza voler cercare un alibi, ha riaffermato oggi, nella conferenza stampa prima della partenza per Monza: “Io alleno 18 calciatori con nazionalità diverse e questa cosa, vi garantisco, ha una sua valenza. Inserire i nuovi, nel nostro caso specifico, va oltre l’aspetto tecnico e tattico. Contano anzitutto i rapporti, avvicinare cultura e situazioni differenti nel più breve tempo possibile. Noi abbiamo fretta perchè vogliamo raggiungere i risultati“.

E se un tecnico di respiro internazionale che parla quattro lingue riconosce le difficoltà di gestire i tanti stranieri presenti in rosa, figurarsi cosa accadrebbe con gli aspiranti sostituti di cui tanto si vagheggia, che dovrebbero farsi affiancare da uno stuolo di interpreti, in un’autentica babele di lingue.

I tifosi aspettano ancora di sapere perché la dirigenza in estate non è riuscita a prelevare nessuno dei tanti calciatori italiani seguiti come: Maldini, Brescianini, Cancellieri, Miretti, Oristano, Ranocchia, Collocolo, Colombo, Fabian ecc. vanificando  il lavoro fatto dai tanti talent scout sguinzagliati in giro.

Il presidente Iervolino ha confermato la fiducia a Sousa, ma ha anche chiesto una reazione immediata e una svolta nel gioco e nei risultati. Il tecnico sa di essere in bilico e vede ronzare intorno alla società tanti allenatori disoccupati speranzosi di poterlo sostituirlo, e per questo schiererà il miglior undici a disposizione, con qualche novità rispetto alla precedente gara contro l’Inter, che ha comunque fatto intravedere per sessanta minuti segni incoraggianti di ripresa. Proprio per quanto visto contro l’Inter il portoghese non si deprime: “Io vedo una squadra convinta, allegra, che vuole apprendere e ama lavorare. E’ stata una settimana di qualità e intensità individuale e collettiva, tutti vogliono dare una mano per arrivare alla vittoria. La strada mi sembra quella giusta. Sappiamo che ci sono delle difficoltà, più la famiglia è unita più ci toglieremo soddisfazioni. Ancora una volta ho visto la connessione giusta con la nostra tifoseria, in tutti gli stadi dove giochiamo ci trasmettono una forza importante e a noi tocca renderli orgogliosi. Speriamo che domani possa essere una giornata piena anche sotto questo punto di vista“.

I calciatori granata si preparano perciò all’ardua sfida di Monza, consapevoli che sarà il banco di prova decisivo per scolpire in modo indelebile il destino del loro allenatore. La reazione ci sarà, ne siamo certi, ma basterà per avere la meglio contro un avversario assai più forte sulla carta, visto i grandi investimenti sul mercato? In queste sette partite, la Salernitana è stata penalizzata anche dalla sua risicata panchina, mentre le squadre avversarie disponevano di valide alternative per sfruttare al meglio le cinque sostituzioni a disposizione per imprimere una svolta alle partite.

Ma non disperiamo, il grande Seneca diceva: Un timoniere di valore continua a navigare anche con la vela a brandelli”.

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