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L’incontro segreto che ha cambiato il destino della Salernitana

L’incontro segreto che ha cambiato il destino della Salernitana

Fin dal suo arrivo alla Salernitana, Paulo Sousa aveva instaurato un rapporto di fiducia e stima reciproca con la società e i tifosi. La squadra aveva raggiunto risultati assai lusinghieri sotto la sua guida, dimostrando una qualità di gioco sorprendente anche contro le squadre di punta. Il portoghese aveva anche dimostrato di sapersi adattare alla rosa a sua disposizione, imponendo uno stile di gioco offensivo caratterizzato da ritmo e intensità.

Tuttavia, quel maledetto venerdì di giugno in cui Sousa si è incontrato con De Laurentiis, senza il consenso del presidente Iervolino, ha creato una profonda frattura nei rapporti tra l’allenatore e la società. Ieri nella conferenza stampa di presentazione di Filippo Inzaghi il presidente Iervolino ha ammesso: Quello è stato un momento strano, di disorientamento. Per il bene della Salernitana poi abbiamo scelto di dare continuità, ma le cose non si sono mai rimesse a posto. In pratica dopo quell’incontro si è creata una lacerazione e il loro rapporto, fino a quel momento idilliaco, si è incrinato irrimediabilmente.

In quei giorni anche la tifoseria granata non aveva esitato a esprimere il proprio disappunto sui social media, sottolineando la necessità di preservare la dignità e l’indipendenza della Salernitana, avendo mal digerito che Sousa si fosse incontrato col Napoli, alla luce della rivalità sportiva esistente tra i due sodalizi.

Sappiamo tutti come poi è finita la vicenda: nel giro di pochi giorni, nonostante il grande clamore suscitato dall’incontro, la speranza di Sousa di guidare la squadra scudettata evaporò come neve al sole. C’è chi sostenne che ADL aveva scartato il portoghese per evitare di pagare la penale di 1,8 milioni di euro all’ ”amico” Danilo. ADL infatti si è sempre vantato pubblicamente di aver preteso il pagamento delle penali (vedi la diatriba con la Federazione per l’ingaggio di Spalletti) ma di non averne mai pagate. Optò quindi per l’approdo di un altro allenatore, Garcia, una scelta che non si è rivelata felicissima per il Napoli.

Sousa, cercò anche di chiarire la sua posizione per provare a ricomporre i cocci attraverso interviste pubbliche, senza però sortire l’effetto sperato.

Col senno del poi, se ci sono state responsabilità per quell’incontro, queste è difficile ravvisarle nel comportamento di Sousa, che si è mosso nel rispetto di una clausola contrattuale che gli consentiva di vagliare eventuali offerte di altre squadre che gli fossero pervenute. E’ però vero che sarebbe stato auspicabile avvertire preventivamente la società. Ma come avrebbe potuto farlo se il presidente partenopeo gli aveva chiesto la massima riservatezza? Sarebbe spettato a quest’ultimo avvertire preventivamente l’ “amico” Iervolino, come gesto di cortesia. Sorvoliamo poi su come è stato gestita la segretezza di quell’incontro, subito spiattellato ai quattro venti.

Dopo questo incontro (rivelatosi infausto per tutti i protagonisti della vicenda) il portoghese è caduto in disgrazia e le sue indicazioni di mercato sono state disattese. Al tecnico sarà sembrata quasi una punizione per l’affronto. 

Sousa ha ingoiato il rospo ma ha voluto chiarire le cose e togliersi qualche sassolino dalle scarpe manifestando pubblicamente il suo disappunto per come era stata condotta la campagna acquisti.

Ecco alcune delle sue dichiarazioni:

Mi aspettavo qualche innesto importante in alcuni ruoli fondamentali già in questa settimana.” – 20 luglio 2023

Ho un numero ridotto di giocatori, e sono obbligato a gestire con molta difficoltà un organico corto. Volevamo cambiare caratteristiche. Iervolino ha promesso una rosa più forte di quella dell’anno scorso e dobbiamo dare fiducia, ci sono ancora 19 giorni a disposizione e tocca a loro dare le risposte. Voglio regalare emozioni a un pubblico straordinario.” – 12 agosto 2023

Non conosco quasi nessuno dei nuovi. . . non dicono mezza parola d’italiano o di lingue che posso comprendere. Occorre pazienza, da parte di tutti.” – 2 settembre 2023

Dichiarazioni che hanno finito per spargere altro sale sulle ferite ancora aperte.

Ed è così che l’incursione “segreta” di De Laurentiis nell’universo Salernitana ha contribuito, sicuramente senza volerlo, a spezzare quel meraviglioso giocattolo che prometteva una terza stagione ancora più esaltante delle precedenti e che invece è oggi costretto a ripartire con una rincorsa affannosa, sotto la guida di Inzaghi.

Non resta che augurare al nuovo mister maggior fortuna, per il bene della Bersagliera!

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