Stefano Esempio: recordman di presenze e bandiera della Turris a ventidue anni

Stefano Esempio, a ventidue anni, ha già lasciato un segno indelebile nella storia della Turris. Recordman di presenze e bandiera.

Articolo di Luca Piedepalumbo13/10/2021

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© “TURRIS-ESULTANZA” – FOTO MOSCA

Nel calcio delle bandiere ammainate, dei contratti mordi e fuggi e del “progetto” che ha più fascino della maglia, Stefano Esempio rappresenta una lieta eccezione, una rarità da non sottovalutare. Infatti, mentre la maggior parte dei suoi coetanei si avvicinano per la prima volta al calcio professionistico o vengono spediti in prestito dai club di appartenenza in giro per lo stivale, Stefano, ad appena ventidue anni, è già entrato di diritto nella storia della Turris. Il calciatore, classe ‘99, è riuscito a guadagnarsi un posto d’onore in una piazza, come quella di Torre del Greco, che trasuda fascino e prestigio.

Un risultato raggiunto in punta di piedi, un record che parte da lontano e che cela sacrifici e dedizione. Se è vero che nel calcio i numeri personali contano poco o niente, essi portano comunque con sé un grande significato ed assumono sempre un certo rilievo. Soprattutto in un contesto instabile e precario come quello delle categorie inferiori. É sicuramente il caso del giovane Stefano Esempio. Recordman di presenze e bandiera della Turris.

Da Ischia al record con la Turris

Cresciuto nelle giovanili dell’Ischia, ha debuttato ad appena sedici anni in Coppa Italia di Serie C. Mister Leonardo Bitetto lo schierò titolare contro la Casertana, allo stadio Alberto Pinto, il 4 novembre 2015. Nella stagione successiva, il passaggio alla Turris in Serie D. Da quel momento la maglia rosso corallo è diventata la sua seconda pelle e lo stadio Amerigo Liguori il luogo ideale in cui crescere e coltivare il proprio talento. In sei stagioni ha accumulato ben 141 gettoni, divenendo il calciatore con più presenze nella storia del club. Un traguardo eccezionale per un ragazzo del ‘99. Con ogni probabilità un unicum nel panorama calcistico nazionale.

Addirittura, ben 43 presenze dividono Stefano Esempio da Daniele Franco, anch’esso in forza alla Turris e in seconda posizione in questa particolare classifica. Alle spalle del difensore ventiduenne tanti altri nomi illustri del club torrese: da Luigi Sassanelli a Francesco Cetronio, passando per Di Nunzio, Longo, Abagnale e Fabiano. Esempio, con coraggio, impegno e fedeltà ha scavalcato tutti. Dal 1944, anno della fondazione del club, a parte il compianto Vincenzo Strino, scomparso nel 2015, nessuno ha indossato e onorato la maglia della Turris più di quanto abbia fatto il giovane calciatore napoletano.

Stefano Esempio: un’eccezione nel calcio moderno

Stacanovista, jolly e uomo spogliatoio. Soprattutto, grande protagonista della cavalcata che ha portato la squadra di Torre del Greco in Serie C, dopo vent’anni dall’ultima volta. Dal 2016 ad oggi la Turris ha cambiato per ben due volte denominazione societaria, altrettanti Presidenti e sette allenatori. Stefano Esempio ne rappresenta, invece, un punto fermo, una certezza assoluta. Una storia in piena controtendenza rispetto al calcio moderno: dove i sentimenti passano in secondo piano, i contratti sono cartastraccia e tutti, soprattutto i calciatori, sono solo di passaggio. Insomma, il ventiduenne, come direbbe Fabrizio De André, viaggia in direzione ostinata e contraria, ribaltando le attuali logiche del gioco.

Già due firme di prestigio sul campionato in corso. Il gol allo stadio Massimino di Catania e un assist di pregevole fattura al San Nicola di Bari. Tolta la partita contro il Monopoli, che ha saltato per infortunio, è sempre sceso in campo da titolare, disputando tutti i 90 minuti di gioco. Mister Bruno Caneo si fida ciecamente di lui e il record di presenze non può che continuare a crescere. Stefano Esempio, a ventidue anni, ha già lasciato un segno indelebile nella storia della Turris.

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