Napoli-Udinese, Le Pagelle Brillanti: imparate a campare da Kim

Le Pagelle Brillanti de "Il Punto Brillante" della sfida di ieri tra Napoli e Udinese, valevole per la 15esima giornata di Serie A.

Articolo di Peppe Brillante13/11/2022

©️ “KIM MIN-JAE” – FOTO MOSCA

MERET 7,5
Nessuno di noi potrà mai sapere come sarebbe andata con Navas in porta, ma fare più di 41 punti era impossibile. Nessuno di noi potrà mai sapere come sarebbe finita senza quella parata su Deulofeu, ma in svantaggio sarebbe stato complicato. Forse la sua migliore partita perché esce con tempestività quando loro premono il triangolo sul joystick per la profondità di Beto. Alex, goditi queste feste da vero Babbo Natale, non più ragazzino.

DI LORENZO 7
L’errore più grave di Pereyra, oltre a quello di aver giocato con i gobbi, è stato quello di fare un tunnel ad inizio gara al capitano. Perché è come passare con il rosso davanti al consigliere Borrelli: sei fottuto. Ti seguirà fin dentro la tua toilette, poi. Ecco, da quel momento Di Lorenzo la prende sul personale e non fa più ragionare Pereyra, lo fa ammonire e spesso, soprattutto nell’arrembaggio finale, mette il piedino per fermare l’azione. Capitano ora mi raccomando: due settimane a Dubai, rilassati, nun pensà a nisciun.

KIM 7,5
Eh lo so, non ve l’aspettavate vero? Ve lo spiego subito, è una media tra il 5 della sua prestazione tecnica ed il 10 della grandezza dell’uomo. Beto si dimostra una piccolo Osimhen sin dall’inizio e lui lo soffre in velocità. Poi è poco reattivo sul primo gol e pasticcia sul 3-2. Ma è il suo primo errore dell’anno, dopo 15 partite + 6 di Champions. Ininfluente. Ma quel post in cui si scusa è qualcosa da conservare e mostrare nelle scuole durante le lezioni di sport ed educazione civica. Imparate a campare, imparate da Kim. Buon mondiale mostro!

JUAN JESUS 7
Batjuan ha davvero qualcosa di Batman. Perchè, ogni volta che viene chiamato in causa, porta sempre a termine la missione. E lo fa con la solita esperienza ed intelligenza tattica, nonostante un giallo rimediato all’inizio. Giocare da ammonito contro Deulofeu, Beto e Success è come quando giochi a Chi Vuole essere Milionario e ti giochi telefonata a casa, aiuto del pubblico e 50 e 50 dopo le prime 3 domande. Dopo non puoi più sbagliare. Feliz Natal JJ, alla prossima missione.

(OSTIGARD 6,5)
30 minuti, per avere un uomo fresco e non arretrare il proprio baricentro. In parte ci riesce, ma ogni tanto va in difficoltà, manco stesse traducendo in inglese la conferenza stampa di Del Neri. Però dopo il 3-2 inizia un’altra partita ed il norvegese amico di Haaland (ci vediamo in finale di Champions…) svetta su ogni pallone di testa fino al triplice fischio. God Jul (buon Natale in norvegese).

OLIVERA 6,5
Vince praticamente tutti i duelli sulla sua fascia, perché saltare uno come lui, con il suo fisico e la sua velocità, è più complicato che trovare le scuole aperte a Napoli quando il meteo prevede pioggia. Pure se “schizzechea”, è sempre allerta. Oscar come attore non protagonista sul primo gol, con la sovrapposizione senza palla. Esce dopo 45 minuti perché il pensiero del mondiale è fisso nella testa. E quindi forza Uruguay, che possa arrivare terzo nel girone.

(MARIO RUI 6,5)
Entra con l’espressione tipica di chi sta andando a partecipare ad una rissa con il quartiere nemico. Ecco perchè ci mette tempo ad indossare gli scarpini, per nascondere qualche coltellino sotto al calzettone. Alterna momenti di confusione, tipo come se fosse al Processo di Biscardi, a momenti in cui, con dei lanci da rugby, rimanda l’Udinese indietro. Non andrà al mondiale, gli siamo così vicini che siamo felici!

ANGUISSA 7,5
La notizia da prima pagina è che nel primo tempo, perde un contrasto piede-piede con l’avversario. Uno “shock” così “ because” (cit. Renzi) che una parte della tifoseria lascia il Maradona. Però all’improvviso ci vengono quei 5 minuti, che a volte durano anche 20 consecutivi, in cui il suo strapotere fisico è troppo superiore agli altri 21 in campo. E fa quello che vuole, tipico di chi ha appena firmato un nuovo contratto di lavoro ed offre da bere a chiunque incontri. Lui offre un assist no-look ad Elmas. Ciao Frank, W il Camerun, torna presto però.

LOBOTKA 7
In campo, soprattutto nel primo tempo, è una mamma. Trova i calzini quando li perdi, ti fa trovare pronto pure se dimentichi di avvisarla e tiene sempre la soluzione. Lui mette le toppe quando l’Udinese salta il centrale di difesa, chiude le diagonali sugli esterni e porta in giro e mostra al mondo la bellezza di quel pallone manco fosse i Ferragnez con i figli. Veselè Vianoce (buon natale in slovacco) e mi raccomando, non abusare con panettone e cassatine che abbiamo un sogno nel cuore. Non nella pancia.

ZIELINSKI 7,5
Durante la pausa, fate questo esercizio: prenotate un’ora di campo con gli amici e provate a fare lo stop al volo ed il tiro che ha fatto lui sul secondo gol. E fatemi sapere se ci riuscite. Avete 2 mesi di tempo. Ne dubito. Perchè ci sono gesti tecnici che solo in pochi sanno fare e Zielu, con tutti i suoi alti e bassi, fa parte dei pochi. E vogliamo parlare del suo tunnel in mezzo al campo al giocatore friulano? Ma la cosa che più mi ha colpito di lui è quel sorriso, inquadrato dalle telecamere, dopo il primo gol di Osimhen. È un uomo felice! Finalmente! Buon mondiale anche a te, Piotr.

(NDOMBELE 6)
Entra perchè Zielinski ha il volo per il Qatar e ancora doveva preparare la valigia. La partita sembra chiusa ma all’improvviso succede il finimondo. E lui non riesce a dare il suo contributo per far calmare la situazione, come spesso stava riuscendo nell’ultimo periodo. Sarà forse depresso per aver visto Veretout tra i convocati (cercate su Google conflitto di interessi su questa scelta), chissà. In ogni caso, riposati che abbiamo bisogno di te. Joyeux Noel, Tanguy.

LOZANO 7
Il suo primo cross, diritto per diritto, nella curva inferiore è preoccupante. È come scoprire che la donna con cui stai uscendo è figlia di juventini. Oppure che lei abbia visto il tuo calzino bianco o la maglietta della salute sotto. Non c’è futuro. Ed invece la bambola assassina ci mostra un repertorio del suo bagaglio tecnico che ci mancava, cioè la testa “alzata” e l’assist ponderato per il compagno, vedi gol Zielu. Vuole segnare nella ripresa, ma ci sta il mondiale e la sfida contro il polacco. Mi raccomando, vogliatevi bene anche lì.

(POLITANO 6,5)
Entra e si mette così largo a destra che se avessimo avuto le maglie del Dortmund, lo avremmo scambiato con uno steward o raccattapalle. Cerca di rifare quel gol su punizione a Bergamo dello scorso campionato, ma questa volta liscia la palla. Però mette alcuni palloni in mezzo più interessanti di un moviolista che ti vuole convincere che Danilo avesse quel braccio largo per fare yoga. E non si risparmia a difendere nel finale. Auguri Matteo, buon Natale.

OSIMHEN 8,5
È una belva, un uomo cattivo, un infame. Se abitasse nel mio quartiere cambierei casa pur di non ritrovarlo ogni giorno tra i piedi. Victor ha fame e sarebbe capace di tutto per impossessarsi della palla. Il gol, l’ennesimo, è da centravanti vero. Ma impressiona la sua rabbia, alla Cavani, quando vince un contrasto al limite della nostra area. O quando urla ai difensori centrali di non venire a saltare sui corner perché abbiamo un sogno nel cuore. E quel sogno passava da questi 3 punti. E vogliamo parlare della fuga più tacco sul secondo gol, quando un anno fa avrebbe corso da solo, senza motivo, fino alla bandierina? Merry Christmas Osi!

ELMAS 9
Vi invito a darmi due scuzzette a testa, ogni volta che fa partite del genere. Abito a Chiaia, raggiungetemi. È il giusto pegno che pagherei volentieri per tutte le cose brutte dette su di lui in passato, pur di vederlo sempre così decisivo. Una partita da diamante, l’assist del gol (che spettacolo), palleggio sempre di qualità e quel 3-0 che è una perla. Un dribbling per umiliare il difensore, la suola da futsal per spostarsi la palla e la conclusione da centravanti. E sfiora anche il super raddoppio in mezza rovesciata. Se anche lui si mette a fare il fenomeno, prenoto il bypass per giugno. среќен Божиќ (questo lo capisce solo lui ed il guardalinee di Pechino).

SPALLETTI 7,5
Undici vittorie di fila e ripenso alla sua espressione quando De Laurentiis parlò di scudetto nel ritiro precampionato. In questi 41 punti c’è la sua mano, la sua intelligenza tattica, la sua capacità nel gestire uno spogliatoio nuovo, senza i (cattivi?) riferimenti della scorsa epoca. Contro l’Udinese un’altra faccia del suo Napoli, capace di studiare l’avversario all’inizio per fiutare i pericoli, per poi ammazzare la partita. Anzi no, riaprire la partita per provare l’ebbrezza della disfatta, da 3-0 a 3-3. Ma i 10 minuti finali saranno lezione per il nuovo anno, quando si partirà di nuovo tutti insieme, tutto daccapo. Ma con 8 punti (almeno) sul primo avversario. Mister per te gli auguri di Natale sono speciali. Ci aggiungo anche quelli di buon anno, sperando di leggere il tuo nome vicino a quello di Bianchi e Bigon. Se solo ci penso, piango come un bambino!

“GLI ALTRI” 10
Voto 10 agli altri. Gli altri sono i tifosi delle altre squadre che a novembre già non hanno più voglia di seguire questo campionato. A loro dico di non mollare, è ancora lunga. Gli altri sono i gufi che hanno avuto una piccola erezione sul gol di Samardzic, per poi farlo di nuovo “moscio” al triplice fischio. Non vi arrendete, ci sono i mondiali. Gli altri sono i giornalisti o giornalai, come preferite, che hanno perso il sorriso, che parlano di rimonte su una squadra che vince sempre. Che ogni maledetta settimana devono trovare il modo per trovare una speranza a cui aggrapparsi. Per tutti questi qua sarà un mondiale triste senza la Nazionale ed un Natale ancora più triste a leggere la classifica con una squadra in fuga che, per molti di loro, non fa nemmeno parte dell’Italia. Che il mio 10 in pagella possa alleviare il vostro dolore! Buon Natale dalla capolista che se ne va. Anzi se ne scappa! Auguri!

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