ESCLUSIVA – De Rosa si racconta a Sport del Sud

Sport del Sud ha avuto in esclusiva ai propri microfoni il capitano del Giugliano, Roberto De Rosa.

Articolo di Antonio Terracciano21/12/2023

Sport del Sud cura da sempre ogni aspetto del calcio campano estendendo la propria informazione ben oltre gli argomenti di Serie A e Serie B, ma dedicando spazio e visibilità anche alle categorie inferiori. È il caso del Giugliano, squadra campana che milita in Serie C e che la nostra squadra segue con attenzione.

Siamo qui, con Roberto De Rosa, una carriera che lo ha visto nelle varie squadre di divisione italiane ed oggi è il capitano del Giugliano, sposando il progetto dalla Serie D:

Con il cambio di guida tecnica è arrivato il cambio di marcia. Da senatore qual è il tuo rapporto col Mister e che persona è Bertotto?

“Il rapporto con il mister è ottimo, come allenatore non lo scopro certo io ed è una gran persona. Tratta tutti allo stesso modo, per lui nessuno è fondamentale. E’ un grande lavoratore, molto disponibile con ognuno di noi”.

Quale è stata la cura Bertotto? La chiave che ha portato al cambio di rotta?

“In un primo periodo anche se sono iniziati ad arrivare i risultati, sapevamo di dover crescere e fare meglio anche nelle prestazioni. Ci voleva un po’ di tempo perché abbiamo cambiato modulo, serviva capire la sua idea di calcio e metterla in pratica. Adesso abbiamo una forte identità, impostiamo il nostro gioco su qualunque campo ed è questa la chiave vincente. Abbiamo una grande personalità, ci ha resi responsabili dei nostri risultati”.

Come ti senti nel progetto Giugliano e cosa ti aspetti per il futuro?

“Avere la famiglia Mazzamauro alle spalle già di per se fa la differenza, rende questa società forte e con voglia di migliorarsi. C’è un ottimo gruppo di lavoro a partire dal Direttore Sportivo Amodio, in futuro vedo sempre maggiore ambizione”.

Lacrime e gioia al goal contro la Turris nel derby, un pianto liberatorio. Quali emozioni ha suscitato in lei quel periodo?

“Quando ritorni a fare ciò che ami è un po’ come rinascere del tutto. Segnare alla prima da titolare dopo otto mesi è stata un’emozione difficile da spiegare, una vera liberazione”.

Dal 2021 sei qui a Giugliano, oggi sei capitano, sei contento di quanto stai facendo qui?

“Qui ha Giugliano sto benissimo, ho trovato la mia dimensione. Il calore che mi da la gente è impagabile, sento sempre di dover dare qualcosa in cambio. Essere poi il capitano di questo fantastico gruppo è davvero un orgoglio”.

In un futuro molto lontano da qui, dove si vede? Resterà nel mondo del pallone oppure punterà su altro?

“Difficile ora pensare al futuro, voglio continuare a giocare a lungo. A volte penso di voler provare a fare l’allenatore altre di uscire totalmente dal mondo del calcio. L’importante ora è concentrarsi sul presente”.