ESCLUSIVA – De Rosa si racconta a Sport del Sud
Sport del Sud ha avuto in esclusiva ai propri microfoni il capitano del Giugliano, Roberto De Rosa.

Sport del Sud cura da sempre ogni aspetto del calcio campano estendendo la propria informazione ben oltre gli argomenti di Serie A e Serie B, ma dedicando spazio e visibilità anche alle categorie inferiori. È il caso del Giugliano, squadra campana che milita in Serie C e che la nostra squadra segue con attenzione.
Siamo qui, con Roberto De Rosa, una carriera che lo ha visto nelle varie squadre di divisione italiane ed oggi è il capitano del Giugliano, sposando il progetto dalla Serie D:
Con il cambio di guida tecnica è arrivato il cambio di marcia. Da senatore qual è il tuo rapporto col Mister e che persona è Bertotto?
“Il rapporto con il mister è ottimo, come allenatore non lo scopro certo io ed è una gran persona. Tratta tutti allo stesso modo, per lui nessuno è fondamentale. E’ un grande lavoratore, molto disponibile con ognuno di noi”.
Quale è stata la cura Bertotto? La chiave che ha portato al cambio di rotta?
“In un primo periodo anche se sono iniziati ad arrivare i risultati, sapevamo di dover crescere e fare meglio anche nelle prestazioni. Ci voleva un po’ di tempo perché abbiamo cambiato modulo, serviva capire la sua idea di calcio e metterla in pratica. Adesso abbiamo una forte identità, impostiamo il nostro gioco su qualunque campo ed è questa la chiave vincente. Abbiamo una grande personalità, ci ha resi responsabili dei nostri risultati”.
Come ti senti nel progetto Giugliano e cosa ti aspetti per il futuro?
“Avere la famiglia Mazzamauro alle spalle già di per se fa la differenza, rende questa società forte e con voglia di migliorarsi. C’è un ottimo gruppo di lavoro a partire dal Direttore Sportivo Amodio, in futuro vedo sempre maggiore ambizione”.
Lacrime e gioia al goal contro la Turris nel derby, un pianto liberatorio. Quali emozioni ha suscitato in lei quel periodo?
“Quando ritorni a fare ciò che ami è un po’ come rinascere del tutto. Segnare alla prima da titolare dopo otto mesi è stata un’emozione difficile da spiegare, una vera liberazione”.
Dal 2021 sei qui a Giugliano, oggi sei capitano, sei contento di quanto stai facendo qui?
“Qui ha Giugliano sto benissimo, ho trovato la mia dimensione. Il calore che mi da la gente è impagabile, sento sempre di dover dare qualcosa in cambio. Essere poi il capitano di questo fantastico gruppo è davvero un orgoglio”.
In un futuro molto lontano da qui, dove si vede? Resterà nel mondo del pallone oppure punterà su altro?
“Difficile ora pensare al futuro, voglio continuare a giocare a lungo. A volte penso di voler provare a fare l’allenatore altre di uscire totalmente dal mondo del calcio. L’importante ora è concentrarsi sul presente”.