Calaiò: “Kvaratskhelia mi ha sorpreso”

Emanuele Calaiò, ex attaccante del Napoli, ha rilasciato un'intervista nella quale ha commentato il nuovo gruppo allestito da Cristiano Giuntoli e allenato da Luciano Spalletti.

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Articolo di Redazione SDS06/10/2022

© “NAPOLI” – FOTO MOSCA

Emanuele Calaiò, ex attaccante del Napoli, ha rilasciato un’intervista a Radio Amore nella quale ha commentato il nuovo gruppo allestito da Cristiano Giuntoli e allenato da Luciano Spalletti:

“Vista la situazione mentale di questi ragazzi che sono in fiducia e pieni di autostima. Le gambe sono legate alla testa e il Napoli sul piano atletico è al top della condizione. Spalletti ha l’imbarazzo della scelta, ha tante alternative. Simeone e Raspadori si sono inseriti benissimo, non sarà facile rinunciare a loro appena tornerà Osimhen. L’ex Sassuolo sta giocando prima punta ma può agire anche da esterno. C’è un bel mix a disposizione del tecnico, ecco perché penso che quest’anno ci possiamo divertire”.

Chi ti ha sorpreso di più?

“Kvaratskhelia, è scontato dirlo, ma io dico Kim perché non era facile sostituire uno come Koulibaly, ovviamente senza nulla togliere ai vari Insigne, Fabian Ruiz e Mertens. Il sudcoreano sembra giocare in Serie A da tanti anni e poi ha una grande intesa con Rrahmani adattandosi tatticamente alle richieste del mister. E poi ha fatto anche due gol. Voci dallo spogliatoio mi dicono che ascolta e apprende tutto e subito ed è disposto ad esaudire qualsiasi richiesta di Spalletti, compreso lanciarsi da un ponte. E’ “nu ciuccio ‘e fatica” come si dice a Napoli (ride, ndr)”.

Sulla rifondazione:

“Dopo questa rifondazione, eravamo tutti scettici, c’era la paura che i nuovi non si inserissero. Invece l’arma di questa squadra è l’arrivo di giocatori sfrontati e con una personalità incredibile. Poi se vinci è normale che aumenta la fiducia. Resta da capire come gestiranno i periodi di naturale flessione. De Laurentiis e Giuntoli hanno fatto bene a rifondare perché i “vecchi” perdono stimoli”.

“Quest’anno si parla esclusivamente di calcio giocato, sono tutti liberi mentalmente. L’anno scorso ogni partita si parlava di rinnovi, di soldi, di episodi, ora invece lo spogliatoio si è liberato di questi pesi. Vuoi o non vuoi sono aspetti che destabilizzano. Prima questi problemi di Koulibaly, Mertens, Insigne, trascinavano i vari Lobotka, Di Lorenzo, Anguissa e gli altri. Ora sono questi ultimi a trascinare i nuovi: c’è aria nuova, più serenità sul versante psicologico”.

Sulle maglie del Napoli rifiutate dall’Ajax per uno scambio:

“A me è capitato, ma quando in campo c’erano stati litigi ed episodi di tensione. Mi dispiace per quello che ha fatto il club olandese, da loro non ci si aspetta un atteggiamento simile. Capisco che è un periodo non bello per i Lancieri, che sta rifondando, ma c’è modo e modo”.

Su un possibile calo di tensione:

“Il Napoli è una squadra matura e vince anche partite sporche. La Cremonese per gli azzurri è una finale, è come affrontare il Liverpool. Questo deve essere l’approccio se vuole vincere lo scudetto”.