Nicola: “Apprezzo Gasperini, Ederson? Ecco come lo saluterò”

Davide Nicola ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Atalanta-Salernitana. Ecco le parole del mister granata.

Articolo di Redazione SDS14/01/2023

©️ “NICOLA” – FOTO MOSCA

Davide Nicola ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Atalanta-Salernitana. Ecco le parole del mister granata:

Su Gasperini: “Apprezzo molto Gasperini per idee e capacità. Ha accentuato la ricerca spasmodica dell’uno contro uno con marcature preventive e aggressività sempre molto forte. Dovremo assolutamente mettere in campo una personalità che vada non solo nella direzione di proporre il nostro gioco ma anche di accettare la capacità di duellare continuamente, essere sempre in movimento, sfruttare le seconde palle, l’attacco allo spazio per liberare una palla pressata. Bisogna essere costantemente attenti, in una partita del genere devi divertirti a togliere palla agli altri per poi giocare. Non devi avere timore di sbagliare ma ambizione di riprovarci”.

Su Ederson: “Lo abbraccerò, però non spendo troppo tempo con gli ex durante o prima delle partita, non riesco a vederli miei giocatori quando lasciano la squadra. Dire che mi preoccupa lui rispetto ad altri giocatori atalantini sarebbe riduttivo, è un buon giocatore che ha fatto la sua scelta, noi ne abbiamo fatte delle altre, vedremo chi avrà avuto ragione”.

Sul mercato: “Gyomber non ha rinnovato il contratto perché io ho detto che è un giocatore importante, ma perché lo riteneva giusto la società, era già in calendario. Se mi chiedete un’idea è ovvio che io dica la mia. Sono contento per lui, lui dev’essere contento di aver rinnovato in un contesto che lo stima e che il club abbia avuto fiducia in lui. Ora deve continuare a fare quello che ha dimostrato a tutti di saper fare, possibilmente migliorandosi ancora.

Col direttore parlo tutti i giorni, ridisegniamo continuamente le espressioni. Nicolussi credo stia dimostrando fame e voglia di misurarsi in questo campionato. De Sanctis conosce le caratteristiche che ci servono: fisicità, alzare il tasso di personalità anche come strafottenza, alcuni giocatori riescono a “dirigere” con il loro modo di fare e guidare i compagni, quasi come dei teatranti. Dobbiamo integrare giocatori con queste abilità con possibilità di fare esprimere il gioco che vada nella direzione di accettare sempre più l’uno contro uno. Abbiamo bisogno di giocatori giusti, veloci e affamati. Io scelgo sempre di avere grandissima fiducia nei miei, però. Questo è il miglior modo per ottenere fiducia. Se vuoi scoprire quanto puoi fidarti degli altri, devi fidarti tu per primo. Zortea? Non devo convincere nessuno, mi fido del direttore e del suo lavoro, il mio compito è parlare con lui e confrontarmi con lui, ciò che ci sarà da fare verrà fatto”.

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