Di Napoli sul caso Dia: “Provo rabbia, Salerno merita rispetto”
Arturo Di Napoli, ex calciatore della Salernitana, ha commentato la vicenda riguardante Boulaye Dia nel corso di un'intervista.
Arturo Di Napoli, ex calciatore della Salernitana, ha commentato la vicenda riguardante Boulaye Dia nella serata di TMW Radio, all’interno di “Piazza Affari. Di seguito, le sue parole:
“Conosco molte personalità dello spogliatoio della Salernitana. Candreva e gli altri non credo che l’abbiano presa bene. Potrebbero intervenire direttamente loro, per chiedere un chiarimento al compagno di squadra. Ho avuto il piacere di interloquire con alcuni elementi della società in passato, anche per discorsi che non avevano nulla a che fare col calcio. C’è un entusiasmo importante per un progetto lungo e questo va rispettato. A me non è mai capitato a Vicenza, quando non ero al centro del progetto del mister Colomba. Ho battuto i piedi perché non volevano cedermi dopo che avevo capito di non essere al centro della situazione. Ma non ho lasciato nella c**ca lo spogliatoio. Sono rimasto lì a lavorare”.
Ha poi aggiunto: “C’è bisogno di rispetto. La Salernitana ha dato tanto a Dia e Iervolino si è esposto molto economicamente per lui e per il progetto. Il professionista deve rispetto alla società, alla città e ai compagni. È lui che deve dimostrare ora riconoscenza. È un elemento prezioso per l’attacco della Salernitana e anche per quello che è stato costruito intorno e lui. Il suo entourage deve intervenire perché il ragazzo ha ancora due anni di contratto. Da simpatizzante della Salernitana un po’ questo mi fa male, perché un giocatore non deve mai diventare più importante della società”.
Di Napoli ha così concluso: “Cosa deve fare ora Paulo Sousa? La mia rabbia è riferita al fatto che conosco il popolo granata. Nel calcio può succedere. Il ragazzo, anche per suoi interessi personali, rientrerà nei ranghi e darà più di quel che ha dato l’anno scorso. Paulo Sousa è il “caso fortunato della situazione”. È un uomo rigido, ma che potrà fare da papà dato che è un uomo e un allenatore pieno di buonsenso e di cultura”.