Dal Qatar parla Olivera: “Napoli è fantastica, il gol era nel destino”
Mathías Olivera, dal Qatar, parla anche del Napoli: parole al miele verso la città e i suoi tifosi.

© “OLIVERA” – FOTO MOSCA
El País, nota testata uruguaiana, in occasione dei Mondiali in Qatar ha dedicato ad ogni calciatore della Celeste un’intervista in cui raccontano della propria vita, una sorta di autobiografia di ogni calciatore a tu per tu con lo stesso. Nel quarto episodio di questo particolare podcast, è stato protagonista anche il terzino del Napoli Mathías Olivera, in cui ha parlato anche del Napoli. Le sue parole:
Sulla sua infanzia e sulla famiglia: “Gli ultimi anni sono stati bellissimi, anche se ci sono stati momenti in cui ho sofferto, ad esempio quando me ne sono andato dall’Uruguay in un modo in cui non volevo. Da piccolo avevo già il pallone tra i piedi, a tre anni cominciai a giocare a calcio, non dimenticherò mai quei momenti. I miei genitori volevano che io studiassi, erano molto esigenti. Non potevo saltare nemmeno un’ora, ma quando sono entrato in questo mondo mi sono concentrato esclusivamente sulla mia passione. Di questo mi pento, infatti dico sempre a mia sorella di non interrompere gli studi”.
Sull’Europa e sul Napoli: “Quando sono arrivato in Europa la gente pensava che fosse tutto rosa e fiori, l’auto di lusso, la villa… sono cose che, però, sinceramente non mi interessano. Per me la cosa più importante è stare con la mia famiglia. Napoli è una città fantastica, vive di calcio e tutti tifano Napoli in città, si parla sempre e solo di questo. Non sono un giocatore che fa tanti gol, ma quando mia nonna è volata via era destino che dovevo dedicarle una rete così, se lo merita”.