Zazzaroni su Spalletti: “È il solito Luciano. Di lui ci si prende il buono ed il cattivo”
Ivan Zazzaroni, sul suo Corriere dello Sport, ha parlato di Luciano Spalletti e del suo atteggiamento appreso dopo la partita con la Croazia.

Ivan Zazzaroni, sul suo Corriere dello Sport, ha parlato di Luciano Spalletti e del suo atteggiamento appreso dopo la partita con la Croazia.
Zazzaroni così su Spalletti
“C’è ancora chi si sorprende se a fine partita Spalletti si impermalosisce e s’incazza dopo aver ascoltato un giudizio sgradito o una domanda che provocatoria non voleva essere. Eppure basta conoscerlo, o averlo visto più volte in tv, per sapere che talvolta non risponde all’intervistatore, ma ad altri e su ciò che gli è stato riferito e con difficoltà s’era tenuto dentro”.
“Dice a genero perché suocero intenda. E c’è chi ama sottolineare ripetutamente un aspetto del carattere di Luciano che non è mai riuscito a correggere e non vedo come possa farlo a 65 anni e perché dovrebbe: vede le ombre anche dove non ci sono, ha una spiccata propensione al controllo di uomini, situazioni, ambiente. Lui ti porta davanti alla sua natura in tutta la sua nudità. Spalletti è così da sempre, è ancora quello dei topini, dei cecchini su Trigoria, dei riportini e dei biscugini. È il veleno che confessa di iniettarsi”.
Ha poi terminato: “Quando si decide di prendere il pacco Luciano bisogna riuscire ad accollarselo per intero. Tenendo tutto il buono, che è tanto, ma anche il meno buono”.