Addio Manōlas, dal partner perfetto di Koulibaly alla fuga nell’anonimato
Mancano solo i dettagli per il trasferimento del centrale all'Olympiakos. Risultano già svolte le visite mediche.

© MANŌLAS – FOTO MOSCA
Kōstas Manōlas è in Grecia per chiudere l’accordo con L’olympiacos. Come si vociferava già da qualche mese, il greco ritorna in patria. Ma il Napoli può permettersi tale perdita? In realtà da settembre l’ex Roma è stato schierato soltanto 7 volte, 4 in Serie A e 3 in Europa League. Dal momento del suo ingaggio, sembrava dovesse formarsi una coppia ideale con Koulibaly. I due, però, non hanno mai trovato l’intesa giusta. Questa sembra essere sbocciata tra il Senegalese e Rrahmani. Come sostituto, il brasiliano Juan Jesus. Impiegato da Spalletti sia come terzino sia come difensore centrale. Dunque, a livello tecnico il trasferimento non intacca il sistema creato. Però, un difensore in meno, in vista coppa d’Africa e con i vari impegni a cui è sottoposto il Napoli, non fa di certo bene. Anche perché, stiamo notando, non siamo proprio baciati dalla dea bendata…
Eppure, quando arrivo dalla Roma, si presentava come un difensore tecnico, roccioso, abile nel gioco areo, insuperabile nell’uno contro uno. Di tutte queste caratteristiche, l’unica sfoggiata a Napoli è l’ultima. Da leader della Roma qui pare abbia “subito” il peso di Koulibaly, che lo ha condannato ad essere un numero due. L’incompatibilità con Koulibaly è andata avanti sempre di più, costringendo addirittura Spalletti a sostituirlo. Proprio il suo ex mister ai tempi della Roma, lo stesso Spalletti di cui Manōlas è diventato un pretoriano.
Non lascia Napoli e l’Italia nel migliore dei modi, non perché rischiava di essere multato all’aeroporto, ma perché nel cuore dei tifosi napoletani non è mai riuscito ad entrare. E, molto probabilmente, non è mai riuscito nemmeno a farsi apprezzare più di tanto. Forse meglio così, di certo non si può tenere un calciatore controvoglia. Meglio non solo per la squadra, ma per lo stesso Koulibaly; dato che ha trovato un compagno con cui riesce a tenere solida la difesa.
Adesso, però, sarà necessario intervenire sul mercato. È insostenibile una stagione soltanto con tre centrali. Se si vuole dire la propria nella lotta scudetto, se si mira ad arrivare lontani in Europa League e generalmente ci sono degli obiettivi importanti, tre difensori centrali, per quanto possano essere forti, non sono necessari.