Non è un calciomercato da campioni d’Italia: Napoli lento e approssimativo

Ad oggi, 22 agosto, bisognerebbe ammettere che il Napoli è in ritardo sul mercato e che la rosa ha fatto forse un passo indietro rispetto alla passata stagione.

De Laurentiis LozanoFoto Mosca
Articolo di Luca Paesano22/08/2023

©️ “DE LAURENTIIS-CALCIOMERCATO NAPOLI” – FOTO MOSCA

Prendiamola alla larga, perché non fa male dare una rinfrescata alla memoria. Ci avevano assicurato che il Napoli avrebbe fatto un mercato in completa serenità, forte della posizione di vantaggio costruita e confermata dal campo lo scorso anno.

Nessuna rivoluzione, nessuno stravolgimento radicale, al contrario di quanto era invece avvenuto nella passata estate. Poche operazioni, che sarebbero servite unicamente a centellinare la rosa e migliorare quei pochi punti deboli che sono rimasti in una macchina che ha accarezzato a larghi tratti la perfezione con Spalletti. E poi solita logica: ad uscita, corrisponde entrata.

E allora, cosa avrebbe dovuto fare il Napoli in questo mercato?

Innanzitutto sostituire Kim Min-jae, la cui partenza era già preannunciata da un anno (quando, cioè, è stata imposta la clausola dall’entourage come conditio sine qua non per firmare) e ribadita inequivocabilmente dagli esiti negativi dei dialoghi per un possibile rinnovo. Poi il Napoli avrebbe dovuto dedicarsi a risolvere le situazioni legate ai due calciatori dal contratto in scadenza nel 2024: Zielinski e Lozano. Ed il percorso pareva ben tracciato: rinnovo con ingaggio ribassato, oppure cessione. Nell’ottica di un perfezionamento dell’undici titolare, l’investimento importante avrebbe senso farlo proprio sulla fascia destra d’attacco, l’unico ruolo capace di essere “normale” in un anno eccezionale.

Il Napoli avrebbe dovuto provvedere a sostituire almeno numericamente Tanguy Ndombele, tornato al Tottenham alla scadenza del prestito, e avrebbe dovuto far pulizia dei vari esuberi (Contini, Demme, Gaetano, Folorunsho, Zedadka, Zerbin). Chiaramente, sostituendoli laddove necessario: prendendo un vice Lobotka, ad esempio. Ed infine, definire il futuro Zanoli: quale la migliore soluzione per lui? Un nuovo prestito in Serie A oppure la conferma in azzurro alle spalle di Di Lorenzo?

Calciomercato Napoli, cominciamo a tirare le somme

22 agosto. Cinquantatré giorni sono trascorsi dall’apertura ufficiale del calciomercato; dieci ne mancano alla chiusura della finestra estiva del 2023. A che punto è il calciomercato del Napoli?

De Laurentiis ha trovato il sostituito di Kim, o almeno per modo di dire, perché era lecito aspettarsi altro per rimpiazzare il miglior difensore della stagione 2022/23. Incassati i 58 milioni della clausola rescissoria, il Napoli si è gettato in una ossessiva e infruttuosa caccia a Kevin Danso. E già qui, sorge un interrogativo: possibile arrivare ad una cessione così tanto annunciata e rilevante senza avere un sostituto già pronto? Allo stesso tempo ha valutato tante altre alternative, quali Scalvini, Kilman, Le Normand, Mavropanos, e via discorrendo. Ma per tutti lo stesso problema: il prezzo. Che cosa assurda: queste società osano addirittura chiedere dei soldi per cedere i propri calciatori. E chi se lo sarebbe mai aspettato!

Fatto sta che dopo aver rincorso Danso fino all’annuncio del suo rinnovo con il Lens (con tanto di presa in giro via social del club), il Napoli vira d’improvviso su Natan e chiude per circa 10 milioni, soluzione low cost. Il primo nome, sì, dopo averne scartati altri venti prima di lui. Un profilo molto interessante, ma a cui servirà del tempo, come confermato anche da Rudi Garcia. Nel mentre, il titolare è Juan Jesus.

De Laurentiis non ha ancora risolto le situazioni contrattuali di Zielinski e Lozano. Il primo è stato protagonista di un lungo e impronosticabile tira e molla tra “la scelta di cuore” e la pioggia di milioni dell’Arabia. Oggi sembra che tutto indichi la permanenza, ma sul rinnovo ancora non c’è la sua firma. Stesso discorso anche per il secondo, che tuttavia ha trascorso un’estate molto più serena, nonostante qualche sirena.

Con una grande differenza: se per Zielinski una trattativa per il rinnovo esiste, per Lozano non se ne parla nemmeno. Sia perché non è nelle intenzioni del Napoli, sia perché il messicano rigetta la possibilità di ridursi lo stipendio. E allora che si fa? Non si sa. Forse resta, ma a quel punto potrebbe finire fuori rosa, e l’esclusione di Frosinone è già un indizio. Forse va via, se dovesse arrivare una buona (e sottolineiamo buona) offerta last minute. In questo caso, con i tempi biblici del Napoli viene proprio difficile garantire che possa arrivare un sostituito.

De Laurentiis ha acquistato Lens Cajuste per riempire il vuoto lasciato da Ndombele. Un ragazzo molto talentuoso ma che, come testimoniato dalla brutta prova di Frosinone, ha ancora bisogno del suo tempo. Ce ne vorrà, perché è ancora un po’ acerbo e perché integrarsi in un sistema così ben collaudato come il centrocampo del Napoli non è scontato. Ma non è neppure colpa sua se è arrivato ad una settimana dall’inizio del campionato e si è trovato subito gettato nella mischia per necessità.

A dieci giorni dalla fine del mercato De Laurentiis deve ancora sistemare Contini, Gaetano, Zedadka, Zerbin e Demme, per cui va spesa qualche parola in più. Per quanto sia estremamente marginale da un paio di anni a questa parte, il tedesco è l’unico attualmente in grado di sostituire Lobotka, almeno per compiti e logistica. Eppure, il Napoli non ha ancora provveduto a trovare un’alternativa, ed il fatto che Rudi Garcia si sia ridotto a provare Ostigard in quel ruolo la dice lunga.

Futuro incerto anche per Alessandro Zanoli. Lui vorrebbe andare in prestito per avere l’opportunità di giocare con continuità, mentre Rudi Garcia lo apprezza molto e vorrebbe trattenerlo come vice Di Lorenzo.

Napoli, non è un calciomercato da campioni d’Italia

Se è vero che il Napoli partiva da un’ottima base e avrebbe dovuto fare poco, è pur vero che ha fatto ancor meno del previsto e che non ha risolto quasi nessuno dei nodi da sciogliere. E bisogna ammetterlo: ad oggi, 22 agosto, il mercato è stato deludente e la formazione si è indebolita rispetto allo scorso anno. Non di certo ciò che ci si sarebbe aspettato dai campioni d’Italia, quelli dai bilanci floridi e dalle casse lautamente rimpinguate tra cessioni e successi del 2022/23. Ci avevano assicurato che in questo calciomercato il Napoli avrebbe dettato legge, forte della propria sanità finanziaria e dell’appeal guadagnato con lo scudetto, e che le altre avrebbero avuto tremende difficoltà per via delle ristrettezze economiche in cui versano. E menomale!

Stendiamo poi un velo pietoso su tutta la situazione che riguarda Gabri Veiga. È preferibile così, dato che le versioni sono contrastanti e non si sa neppure quale sia la verità. Certo è che rischia di mandare in fumo un’altra lunghissima trattativa, nata dalla volontà di non pagare la clausola (le stesse che poi De Laurentiis pretende fermamente che vengano pagate). L’alternativa? Lazar Samardzic, che il Napoli snobbò due mesi fa e che è ancora libero solo per pura casualità dopo il flop della trattativa con l’Inter. E mal che vada, ma che ce ne importa se poi il Napoli resta senza centrocampista? L’importante è che De Laurentiis ha dimostrato le sue eccelse capacità negoziali rinunciando di scendere a compromessi. Almeno, questo è il pensiero di molti.

Fermo restando che siamo convinti che alla fine l’operazione Veiga si farà, ma bisognerebbe avere almeno l’onestà di ammettere che le tempistiche sono tutt’altro che ottimali. Soprattutto in un anno di transizione da una gestione ad un’altra, sarebbe stato suggeribile muoversi con un certo anticipo, almeno nelle situazioni che riguardano l’undici titolare.

Dalla regia, però, ci continuano a ripetere che la programmazione del Napoli è impeccabile e che bisogna ciecamente fidarsi della genialità di Aurelio De Laurentiis. Insomma, possiamo stare tranquilli, e noi ci auguriamo che sia davvero così e che il Napoli abbia già pronto qualche acquisto per gli ultimi giorni di mercato. Ma se così non fosse, lungi da me voler fare l’uccello del malaugurio, ci aspettiamo che queste stesse persone accettino in silenzio i possibili inciampi della stagione. Beh, perché se poi avessero qualcosa da ridire, allora verrebbe immediatamente giù la maschera da Tuttapposter.

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