Fuochi d’artificio, ballon d’essai
Fuochi d’artificio, effimeri, del tipo ‘facimmo ammuina’ o barlumi di verità? Al momento fuochi d’artificio spenti per l’esodo di Insigne, il quasi addio di Mertens, la disponibilità a cedere Koulibaly.

© “DE LAURENTIIS” – FOTO MOSCA
I più bravi? I cinesi, specialisti in razzi, bengala, tric-trac, ‘botte e a muro’ e cascate di stelle, comete, raggi multicolori. La cronaca sportiva, che nonostante la sosta del campionato produce informazione calcistica a profusione, non è informata o lo è, ma non ne fa cenno a tutela del presidente, del contratto (termine scabroso di questi tempi) stipulato da De Laurentiis con i maestri dei fuochi d’artificio cinesi, ingaggiati per spararne di spettacolari e stupire i tifosi napoletani con ‘lanci’ che alimentano le aspettative di acquisti da ‘pallone d’oro’.
Ogni scoppio di petardi, come la bomba Maradona, fa volare la fantasia dei tifosi azzurri, ma l’eco del ‘botto’ si spegne presto e spazza via l’effimera illusione di rinnovare i fasti del ‘pibe de oro’. L’abilità di illusionisti del terzetto De Laurentiis-Giuntoli-Spalletti, è nella sperimentata pratica del ‘colpo a sorpresa’, sparacchiato ogni volta che si rende necessario impedire contestazioni e ricadute negative sulla campagna abbonamenti, sull’entusiasmo dei napoletani e dei tifosi lontani da Napoli, ma non meno vicini agli azzurri.
Le ultime news sono strabilianti, accostano i profili di due eccellenze del calcio al futuro della squadra azzurra e inducono a fantasiose, allettanti aspettative. Dicono: “Dybala, in tandem con Osimhen, proporrebbe un potenziale offensivo senza uguali e sarebbe orientato a proseguire il percorso di geniale jolly in Italia. Non sarebbe contrario a sbarcare a Napoli. È perdutamente innamorato del golfo più bello del mondo, tanto da rinunciare a una montagna di euro, considerata la campagna di ‘economia domestica’ di De Laurentiis?
Squillano le trombe, suonano i tamburi e i media, in preda a euforia (quanto disinteressata?) enfatizzano quel che ai competenti e a chi è a digiuno di calcio mercato somiglia molto a un enorme ballon d’essai: sussurri e grida rivelano che, niente di meno, il mitico Rolando (fonte The Times), assetato di trofei prestigiosi apprezzerebbe l’ingaggio di una squadra che punti a trofei internazionali e non disdegnerebbe di emigrare a Napoli. Come conciliare queste chimere con la via al risparmio del presidente è materia di rebus irrisolvibili proposti dall’ultima pagina della gloriosa ‘Settimana Enigmistica”. Fuochi d’artificio, effimeri, del tipo ‘facimmo ammuina’ o barlumi di verità?
Al momento fuochi d’artificio spenti per l’esodo di Insigne, il quasi addio di Mertens, la disponibilità a cedere Koulibaly e un paccotto azzurri al miglior offerente, la rinuncia ad Hickey, difensore del Bologna, niente bengala per l’arrivo dei due giovanotti Olivera e Kvaratskhelia, da scoprire. Ahi, ahi, i napoletani rischiano di rimpiangere il fenomeno Koulibaly, a un passo dalla scadenza di contratto e lontano dal rinnovo. Dal futuro del gigante senegalese sembrano dipendere le strategie di mercato del Napoli. Il paventato addio, secondo gli esperti, potrebbe esser compensato dall’arrivo di Milenkovic, ma il difensore serbo è corteggiatissimo da Juventus, Milan, Inter (quest’ultima più avanti nella trattativa).