Bari, Decaro: “Secondi a nessuno, invito a valutare la cessione”
Negli ultimi giorni in casa Bari non scorre buon sangue. La città e i tifosi sono in protesta contro una società ritenuta distaccata. Le parole di Decaro.
Negli ultimi giorni in casa Bari non scorre buon sangue. La città e i tifosi sono in protesta contro una società ritenuta distaccata. Durante la conferenza stampa di Aurelio De Laurentiis di settimana scorsa, ai tifosi biancorossi non sono piaciute alcune parole riguardo il proprio Bari ritenuto succursale del Napoli. Alle stesse parole ha risposto sia il figlio Luigi De Laurentiis, distaccandosi totalmente da ciò detto dal padre, che il sindaco di Bari, Decaro.
Le parole di Decaro
“Quella di Bari è la sesta tifoseria più grande d’Italia, non solo della Serie B. Quando ho ascoltato quelle parole ho dovuto rispondere. Perché chi detiene il titolo sportivo non deve solo tenere in ordine il bilancio, assai importante visto che il Bari è fallito due volte, ma deve pure rispettare la storia della tifoseria. Quindi ho chiesto ad Aurelio De Laurentiis di scusarsi. Ancora oggi, rispetto alle offerte che ci pervennero nel 2018, ritengo che assegnargli il titolo sportivo fu una scelta giusta”.
Poi Decaro ha aggiunto: “Napoli ha la sua storia e la sua squadra, straordinaria, ma noi abbiamo la nostra e non vogliamo essere considerati secondi a nessuno. Noi baresi vogliamo avere la speranza di andare in serie A: l’anno scorso siamo arrivati a 120 secondi da quel traguardo. Se i De Laurentiis mantengono questo impegno che avevano preso con noi, va bene. Altrimenti, lo dico da tifoso, dovrebbero valutare di cedere la società per andare incontro alle aspirazioni di una città come Bari, una capitale del Sud. Ad ogni modo non so se siano in corso trattative”.